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Sinonimi | |||
Thorazine: Controllo Efficace dei Sintomi Psicotici Gravi
Thorazine (cloropromazina cloridrato) rappresenta un caposaldo nel trattamento farmacologico dei disturbi psichiatrici, appartenente alla classe delle fenotiazine. Questo antipsicotico tipico, o di prima generazione, esercita la sua azione terapeutica principalmente attraverso il blocco dei recettori della dopamina D2 nel sistema nervoso centrale. La sua introduzione ha segnato una rivoluzione nella pratica psichiatrica, offrendo per la prima volta un mezzo farmacologico efficace per gestire condizioni precedentemente difficili da trattare. Il suo profilo è ben consolidato da decenni di utilizzo clinico e studi scientifici.
Caratteristiche Principali
- Principio attivo: Cloropromazina cloridrato.
- Classe farmacoterapeutica: Antipsicotico tipico (neuroléttico), derivato della fenotiazina.
- Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori dopaminergici D2, adrenergici alfa-1, colinergici muscarinici e istaminergici H1.
- Formulazioni disponibili: Compresse, sciroppo e soluzione iniettabile per somministrazione intramuscolare.
- Emivita plasmatica: Approssimativamente 30 ore, favorendo una copertura terapeutica prolungata.
- Metabolismo: Epatico, principalmente attraverso il sistema del citocromo P450 (isoenzimi CYP2D6 e altri).
Benefici Terapeutici
- Rapida riduzione dell’agitazione psicomotoria e dell’aggressività, specialmente nella formulazione iniettabile, ripristinando un livello di controllo comportamentale sicuro.
- Efficace soppressione dei sintomi psicotici positivi, come allucinazioni (auditive e visive), deliri e pensiero disorganizzato, facilitando il coinvolgimento del paziente in terapie non farmacologiche.
- Potente azione antiemetica, utile nel controllo di nausea e vomito refrattari post-operatori o indotti da chemioterapia.
- Sedazione profonda e controllo del singhiozzo intrattabile, offrendo soluzioni per condizioni sintomatiche debilitanti.
- Profilo di sicurezza e effetti collaterali ampiamente documentati, che consente ai clinici di gestire la terapia con un’ampia base di conoscenze storiche.
- Opzione terapeutica economicamente vantaggiosa rispetto ad alcuni antipsicotici atipici di più recente introduzione.
Utilizzo Comune
Thorazine è indicato principalmente nel trattamento della schizofrenia e di altri disturbi psicotici. È impiegato nel controllo di grave agitazione, eccitamento e aggressività in contesti acuti. Trova inoltre impiego come antiemetico per nausea e vomito gravi, nel management del singhiozzo intrattabile (hiccup) e come coadiuvante nella terapia del tetano. Il suo uso in psichiatria è spesso riservato a casi in cui altri antipsicotici hanno fallito o non sono tollerati, o in contesti dove la sua potente azione sedativa è desiderata.
Posologia e Somministrazione
La posologia deve essere strettamente individualizzata in base alla gravità della condizione, alla risposta del paziente e alla tollerabilità. Il trattamento inizia generalmente con dosi basse, titolate gradualmente verso l’alto.
- Via orale (compresse/sciroppo): Per la schizofrenia in adulti, la dose iniziale è tipicamente 25-50 mg due o tre volte al giorno. La dose di mantenimento viene gradualmente aumentata fino a raggiungere l’efficacia terapeutica, spesso nell’intervallo di 200-800 mg al giorno, suddivisi in più somministrazioni. Dosi superiori a 1 g/giorno richiedono un’attenta supervisione.
- Via intramuscolare (IM): Per il controllo di agitazione acuta grave, 25-50 mg (1-2 mL) sono somministrati per via IM. La dose può essere ripetuta dopo 1 ora se necessario, fino al controllo dei sintomi. La transizione alla terapia orale dovrebbe avvenire il prima possibile.
- Popolazioni speciali: Nei pazienti geriatrici o debilitati, è imperativo iniziare con dosi più basse (ad es., 10-25 mg due-tre volte al giorno). Il dosaggio nei bambini di età superiore ai 6 mesi è calcolato in base al peso corporeo e richiede una valutazione specialistica pediatrica.
La somministrazione avviene preferibilmente con il cibo per minimizzare il distress gastrointestinale. L’assunzione serale può aiutare a sfruttare l’effetto sedativo.
Precauzioni
L’uso di Thorazine richiede un’attenta valutazione e monitoraggio. È essenziale informare il medico di eventuali condizioni preesistenti, in particolare:
- Malattie cardiovascolari: Può causare ipotensione ortostatica, tachicardia e prolungamento dell’intervallo QT all’ECG. Monitorare la pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento e dopo aumenti di dose.
- Disturbi convulsivi: Può abbassare la soglia convulsivante.
- Glaucoma ad angolo chiuso, ipertrofia prostatica, ostruzione intestinale: L’effetto anticolinergico può esacerbare queste condizioni.
- Disfunzione epatica: Il metabolismo epatico richiede un uso cautelativo; monitorare gli enzimi epatici.
- Discinesia Tardiva: Il trattamento a lungo termine comporta il rischio di sviluppare questo disturbo del movimento spesso irreversibile.
- Sindrome Neurolettica Maligna (NMS): Rara ma potenzialmente fatale; richiede riconoscimento immediato dei sintomi (iperpiressia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazione dello stato mentale).
- Esposizione al calore estremo: Può alterare la termoregolazione, aumentando il rischio di colpo di calore.
Evitare l’uso concomitante di alcol e di farmaci depressori del SNC. Informare il medico se si programma una gravidanza, se si è in gravidanza o in allattamento.
Controindicazioni
L’uso di Thorazine è controindicato in pazienti con:
- Ipersensibilità nota alla cloropromazina o ad altre fenotiazine.
- Depressione del SNC in stato comatoso o grave.
- Simultanea assunzione di grandi quantità di alcol o farmaci depressori del SNC.
- Feocromocitoma.
- Grave danno epatico preesistente.
Possibili Effetti Collaterali
Gli effetti avversi sono comuni e correlati al suo profilo farmacologico. Possono includere:
- Molto comuni (>1/10): Sedazione/sonnolenza, secchezza delle fauci, stipsi, visione offuscata, ipotensione ortostatica.
- Comuni (1/10 - 1/100): Aumento di peso, irrequietezza motoria (acatisia), parkinsonismo (tremore, rigidità, bradicinesia), discinesia acuta (spasmi muscolari).
- Non comuni (1/100 - 1/1000): Ritenzione urinaria, disfunzione erettile, fotosensibilità cutanea, alterazioni dell’ECG (prolungamento QT).
- Rari (<1/1000): Discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna, ittero colestatico, discrasie ematiche (agranulocitosi), convulsioni.
Interazioni Farmacologiche
Thorazine interagisce con un’ampia gamma di farmaci:
- Potenzia l’effetto di alcol, oppioidi, benzodiazepine, barbiturici e altri sedativi, aumentando il rischio di depressione respiratoria profonda.
- L’effetto ipotensivo può essere potenziato da antipertensivi, diuretici e nitrati.
- Antiacidi e anticolinergici possono ridurre l’assorbimento di Thorazine e potenziarne gli effetti anticolinergici (secchezza, stipsi).
- Farmaci che prolungano l’intervallo QT (es. alcuni antiaritmici, antibiotici macrolidi, antidepressivi triciclici) aumentano il rischio di aritmie cardiache.
- Il metabolismo può essere alterato da induttori (es. carbamazepina, fumo) che ne riducono l’efficacia, o inibitori del CYP2D6 (es. fluoxetina, paroxetina) che ne aumentano la concentrazione e la tossicità.
- Può antagonizzare l’effetto dei farmaci anti-Parkinson e dell’adrenalina.
Dose Dimenticata
Se si dimentica una dose, assumerla non appena se ne ricorda. Tuttavia, se è quasi ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere un intervallo regolare tra le dosi è cruciale per la stabilità terapeutica.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio è potenzialmente letale e si manifesta con sintomi che vanno dalla sedazione profonda, coma e convulsioni a ipotensione grave, aritmie cardiache e depressione respiratoria. La sindrome neurolettica maligna può essere scatenata. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto e richiede il ricovero ospedaliero immediato. Il lavaggio gastrico può essere considerato se l’ingestione è recente. Il supporto cardiocircolatorio e respiratorio è fondamentale. L’emodialisi non è efficace.
Conservazione
Conservare il farmaco nella confezione originale, al riparo dalla luce e dall’umidità, a temperatura ambiente (15-30°C). Non congelare le forme liquide. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Smaltire i farmaci scaduti o non più necessari in modo appropriato, tramite punti di raccolta dedicati (farmacie o strutture sanitarie), non gettarli nel water o nei rifiuti domestici.
Avvertenza
Questo documento è a scopo informativo e non sostituisce in alcun modo il parere medico professionale. La prescrizione e la gestione della terapia con Thorazine devono essere effettuate esclusivamente da un medico specialista. L’autoprescrizione o la modifica autonoma della posologia sono estremamente pericolose. Consultare sempre il proprio medico per qualsiasi dubbio riguardante la terapia.
Recensioni e Considerazioni Cliniche
Thorazine rimane un farmaco fondamentale nell’armamentario psichiatrico, particolarmente apprezzato per la sua efficacia in situazioni acute e la sua potente azione sedativa. La sua lunga storia fornisce ai clinici una profonda comprensione del suo profilo beneficio/rischio. Tuttavia, il suo utilizzo è spesso soppiantato da antipsicotici atipici di nuova generazione, che presentano un profilo di effetti extrapiramidali più favorevole. Le recensioni della comunità medica sottolineano la sua indiscutibile efficacia nel controllo dei sintomi positivi e dell’agitazione, bilanciata dalla necessità di un vigilante monitoraggio degli effetti collaterali a breve e lungo termine, in particolare quelli neurologici e cardiometabolici. È considerato una scelta terapeutica robusta per pazienti selezionati che non rispondono ad altre terapie o in contesti di emergenza.
