Tamoxifen

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Tamoxifen: Terapia Ormonale Mirata nel Carcinoma Mammario

Il tamoxifene rappresenta una pietra miliare nella terapia ormonale del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali. Questo modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni (SERM) agisce attraverso un meccanismo d’azione unico, inibendo competitivamente il legame degli estrogeni con i loro recettori a livello tissutale. La sua efficacia è dimostrata da decenni di studi clinici che ne confermano il ruolo fondamentale sia in setting adiuvante che in contesti metastatici, offrendo un profilo di sicurezza ben caratterizzato e gestibile nella pratica clinica quotidiana.

Features

  • Modulatore selettivo dei recettori estrogenici (SERM) con attività antagonista sul tessuto mammario
  • Disponibile in compresse da 10 mg e 20 mg
  • Emivita plasmatica di 5-7 giorni con metabolismo epatico CYP2D6-dipendente
  • Biodisponibilità orale superiore al 90% con picco plasmatico in 4-7 ore
  • Legame proteico elevato (>99%) principalmente con l’albumina
  • Metabolismo epatico con produzione di metaboliti attivi (4-idrossitamoxifene, endoxifene)

Benefits

  • Riduzione del rischio di recidiva del carcinoma mammario fino al 50% in pazienti con tumori ER-positivi
  • Diminuzione dell’incidenza di carcinoma mammario controlaterale del 47%
  • Miglioramento della sopravvivenza globale nelle pazienti in setting adiuvante
  • Prevenzione primaria del carcinoma mammario in donne ad alto rischio
  • Effetto agonista estrogenico su osso e metabolismo lipidico
  • Opzione terapeutica orale con buona compliance e monitoraggio gestibile

Common use

Il tamoxifene trova indicazione primaria nel trattamento del carcinoma mammario positivo ai recettori estrogenici in donne in post-menopausa e pre-menopausa. Viene utilizzato in setting adiuvante per 5-10 anni secondo le linee guida internazionali, dimostrando efficacia sia nella riduzione delle recidive locali che a distanza. Ulteriori applicazioni includono il trattamento del carcinoma mammario metastatico, la prevenzione in donne ad alto rischio genetico/familiare e il management della ginecomastia indotta da terapia anti-androgena nel carcinoma prostatico.

Dosage and direction

La posologia standard prevede la somministrazione di 20 mg una volta al giorno, preferibilmente alla stessa ora. In setting metastatico, dosaggi fino a 40 mg/die possono essere considerati. La terapia va assunta per via orale con o senza cibo, ma mantenendo costanza nelle modalità di assunzione. La durata del trattamento è generalmente di 5 anni, con estensione fino a 10 anni in pazienti selezionate secondo valutazione rischio-beneficio. Non è necessaria modifica posologica in insufficienza renale lieve-moderata, mentre in caso di grave compromissione epatica richiede attento monitoraggio.

Precautions

Monitoraggio periodico della funzionalità epatica (trimestrale nel primo anno, poi semestrale) Valutazione ginecologica annuale con ecografia transvaginale e eventuale biopsia endometriale in caso di sanguinamento anomalo Controllo densitometrico osseo basale in donne a rischio di osteoporosi Valutazione oftalmologica in caso di disturbi visivi per possibile retinopatia/neuropatia ottica Monitoraggio dei parametri lipidici e coagulativi in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare Attenzione all’interazione con farmaci metabolizzati dal citocromo CYP2D6

Contraindications

Ipersensibilità accertata al principio attivo o eccipienti Storia di trombosi venose profonde o embolia polmonare Storia di eventi tromboembolici arteriosi Gravidanza e allattamento (categoria D FDA) Terapia concomitante con warfarin in setting non strettamente monitorato Carcinoma endometriale in atto o pregresso Cataratta avanzata o patologie retiniche severe

Possible side effect

Vampate di calore (40-80% dei casi) e sudorazione notturna Disturbi dell’umore e depressione (5-15%) Nausea e disturbi gastrointestinali (10-20%) Aumento del rischio di eventi tromboembolici (1-2%) Iperplasia endometriale e carcinoma endometriale (rischio assoluto 2-4/1000 donne/anno) Cataratta e disturbi della visione (10-20% dopo terapia prolungata) Alterazioni dei parametri epatici (5-10%) Riduzione della densità minerale ossea in pre-menopausa

Drug interaction

Inibitori del CYP2D6 (paroxetina, fluoxetina, chinidina) riducono l’efficacia Induttori enzimatici (rifampicina, carbamazepina) diminuiscono le concentrazioni plasmatiche Anticoagulanti cumarinici (aumento rischio emorragico) Inibitori dell’aromatasi (potenziale antagonismo d’azione) Farmaci con effetto estrogenico (terapia ormonale sostitutiva) Agenti epatotossici (aumentato rischio di epatopatia)

Missed dose

In caso di dimenticanza, assumere la compressa il prima possibile se entro 12 ore dall’orario abituale. Se sono trascorse più di 12 ore, saltare la dose dimenticata e riprendere la posologia regolare al successivo orario stabilito. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere il regolare intervallo di 24 ore tra le assunzioni. Segnalare al medico eventuali dimenticanze frequenti.

Overdose

L’overdose acuta è rara per il largo indice terapeutico. Sintomi includono nausea, vomito, vertigini, vampate di calore. In caso di ingestione massiva, possibile allungamento del QTc, convulsioni e tossicità epatica. Trattamento sintomatico e di supporto con monitoraggio cardiaco e epatico. Non esiste antidoto specifico. La dialisi non è efficace per l’elevato legame proteico. Contattare immediatamente il centro antiveleni.

Storage

Conservare a temperatura controllata (15-30°C) in contenitore originale ben chiuso Proteggere dall’umidità e dalla luce diretta Mantenere fuori dalla portata dei bambini Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione Evitare conservazione in ambienti con elevate escursioni termiche Non trasferire le compresse in portapillole non originali

Disclaimer

Le informazioni qui riportate hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. La prescrizione e il monitoraggio della terapia con tamoxifene devono essere effettuati esclusivamente da medico specialista. L’utilizzo non appropriato può comportare seri rischi per la salute. Le indicazioni terapeutiche possono variare in base alle approvazioni regolatorie dei diversi paesi.

Reviews

“Il tamoxifene rimane il gold standard nella terapia adiuvante ormonale per le pazienti pre-menopausa con carcinoma mammario ER-positivo. Il suo profilo di efficacia e sicurezza è ben caratterizzato da studi decennali.” - Oncologo, Centro Senologico di Riferimento

“Nonostante l’avvento degli inibitori dell’aromatasi, il tamoxifene mantiene un ruolo cruciale soprattutto nelle pazienti giovani dove preserva la fertilità e offre protezione ossea.” - Senologo, Istituto Nazionale Tumori

“La gestione degli effetti collaterali è fondamentale per garantire l’aderenza alla terapia. Con un appropriato supporto sintomatico, la maggior parte delle pazienti completa i 5 anni di trattamento.” - Oncologo, Ospedale Universitario