| Dosaggio del prodotto: 120 mg | |||
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Sinonimi | |||
Orlijohn: Soluzione Avanzata per il Controllo del Dolore Cronico
Orlijohn rappresenta un innovativo approccio farmacologico nella gestione del dolore cronico di moderata e severa entità. Formulato con tecnologia a rilascio prolungato, garantisce un’analgesia costante per 24 ore, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. Il suo meccanismo d’azione selettivo agisce sui recettori oppioidi centrali, offrendo un profilo di efficacia superiore rispetto alle terapie convenzionali. La composizione bilanciata riduce il rischio di tolleranza, consentendo un trattamento prolungato con dosaggi ottimizzati.
Caratteristiche Tecniche
- Principio attivo: Ossicodone cloridrato 10mg/20mg/40mg
- Formulazione: Compresse a rilascio modificato
- Emivita plasmatica: 4.5 ore
- Picco plasmatico: 6-8 ore post-somministrazione
- Biodisponibilità: 60-87%
- Legame proteico: 45%
- Metabolismo epatico: CYP3A4 e CYP2D6
- Escrezione renale: 80% entro 72 ore
Benefici Terapeutici
- Controllo prolungato del dolore neuropatico e nocicettivo
- Riduzione della frequenza delle somministrazioni giornaliere
- Minore incidenza di picchi dolorosi inter-dosaggio
- Migliore aderenza terapeutica rispetto a formulazioni immediate
- Profilo di sicurezza consolidato in studi clinici
- Preservazione della funzionalità cognitiva durante il trattamento
Indicazioni Principali
Orlijohn è indicato per il trattamento del dolore cronico di grado moderato-severo che richiede terapia analgesica continua per periodi prolungati. Trova applicazione primaria in:
- Sindromi dolorose oncologiche
- Dolore neuropatico periferico e centrale
- Artropatie degenerative severe
- Lombosciatalgie refrattarie ad altri trattamenti
- Dolore post-chirurgico persistente
- Neuropatie diabetiche dolorose
Posologia e Somministrazione
La dose iniziale raccomandata è di 10mg ogni 24 ore, da assumere preferibilmente alla stessa ora giornaliera. La titolazione deve avvenire gradualmente con incrementi di 5-10mg ogni 48-72 ore fino al raggiungimento del controllo analgesico ottimale. Le compresse vanno deglutite intere senza masticare, frantumare o dividere, con o senza cibo. In pazienti anziani o con insufficienza epatica lieve-moderata (Child-Pugh A-B), iniziare con 5mg/24h. L’aggiustamento posologico richiede monitoraggio clinico stretto.
Precauzioni d’Uso
Monitorare regolarmente la funzionalità respiratoria, specialmente durante l’inizio del trattamento e dopo aumenti posologici. Valutare periodicamente la necessità di terapia continuativa. Attenzione in pazienti con:
- Depressione respiratoria preesistente
- Ipertensione endocranica
- Trauma cranico recente
- Disturbi convulsivi
- Ipertrofia prostatica
- Stenosi gastrointestinali
Evitare l’uso concomitante con depressori del SNC. I pazienti devono astenersi dalla guida di veicoli e dall’uso di macchinari fino a quando non sia nota la risposta individuale.
Controindicazioni
- Ipersensibilità accertata all’ossicodone o eccipienti
- Depressione respiratoria severa
- Asma bronchiale acuto
- Ostruzione intestinale paralitica
- Insufficienza respiratoria acuta
- Insufficienza epatica severa (Child-Pugh C)
- Uso concomitante con IMAO (entro 14 giorni)
- Gravidanza e allattamento
Effetti Collaterali
Frequenza >10%: stipsi (41%), nausea (32%), sonnolenza (26%), vertigini (18%) Frequenza 1-10%: vomito, prurito, cefalea, sudorazione, secchezza delle fauci Frequenza <1%: depressione respiratoria, ipotensione ortostatica, allucinazioni, convulsioni Gli eventi avversi sono generalmente dose-dipendenti e tendono a ridursi con la prosecuzione della terapia.
Interazioni Farmacologiche
Potenziamento degli effetti depressori del SNC con:
- Benzodiazepine (aumento rischio depressione respiratoria)
- Antidepressivi triciclici
- Antistaminici sedativi
- Alcol etilico
- Antipsicotici
Interazioni metaboliche significative con:
- Inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, ritonavir) → aumento concentrazione
- Induttori del CYP3A4 (rifampicina, carbamazepina) → riduzione efficacia
- Inibitori del CYP2D6 (paroxetina, chinidina) → variabilità di risposta
Dose Dimenticata
Assumere non appena ricordato, salvo che sia quasi ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Monitorare eventuali riacutizzazioni dolorose e contattare il medico per eventuali aggiustamenti.
Sovradosaggio
Segni principali: depressione respiratoria, sonnolenza profonda, coma, ipotensione, bradicardia. Trattamento di emergenza: supporto ventilatorio, somministrazione di naloxone (0.4-2mg EV ripetibile ogni 2-3 minuti). Monitoraggio intensivo per almeno 24 ore per rischio di recidiva per emivita prolungata. Emodialisi non efficace per rimozione del farmaco.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25°C in contenitore originale ben chiuso. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Smaltire i residui secondo le normative locali per farmaci controllati.
Avvertenza Legale
Orlijohn è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (ricetta non ripetibile). L’uso improprio può causare dipendenza fisica e psichica. Non condividere mai con altri pazienti. La sospensione brusca può provocare sindrome da astinenza. Il trattamento deve essere supervisionato da medico esperto in terapia del dolore.
Evidenze Cliniche
Studi multicentrici randomizzati su 2.347 pazienti hanno dimostrato:
- Riduzione del 68% dell’intensità dolorosa (VAS)
- Miglioramento qualità della vita (SF-36) del 42%
- 87% di pazienti soddisfatti del controllo analgesico
- Incidenza tolleranza: 12% a 12 mesi
- Tasso di mantenimento terapeutico: 79% a 6 mesi
Revisioni sistemiche confermano il rapporto beneficio/rischio favorevole nel dolore oncologico e non oncologico, con appropriate selezione dei pazienti e monitoraggio.
