Naprosyn: Sollievo Efficace dal Dolore e dall'Infiammazione

Naprosyn

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Naprosyn è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) appartenente alla classe dei derivati dell’acido propionico, il cui principio attivo è il naprossene. Approvato dalle autorità regolatorie internazionali, tra cui l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, rappresenta una scelta terapeutica consolidata per la gestione di stati dolorosi e infiammatori di varia origine. La sua azione si esplica attraverso l’inibizione selettiva delle ciclossigenasi (COX), enzimi chiave nella sintesi delle prostaglandine, mediatori chimici responsabili del dolore, della febbre e dei processi infiammatori. Disponibile in diverse formulazioni, tra cui compresse, compresse a rilascio modificato e sospensione orale, offre flessibilità posologica adattabile alle esigenze del paziente e alla condizione clinica da trattare. La sua efficacia e il suo profilo di sicurezza, ben documentati da decenni di utilizzo clinico, lo rendono un presidio fondamentale nella pratica medica.

Features

  • Principio attivo: Naprossene (come naprossene sodico o naprossene base)
  • Appartenenza farmacologica: FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei)
  • Meccanismo d’azione: Inibitore non selettivo degli enzimi ciclossigenasi COX-1 e COX-2
  • Forme farmaceutiche: Compresse da 250 mg, 500 mg e 550 mg; compresse a rilascio ritardato; granulato per sospensione orale
  • Biodisponibilità: Elevata (>95%) dopo somministrazione orale
  • Emivita plasmatica: Prolungata (circa 12-15 ore), permettendo un dosaggio bis-die
  • Legame proteico: Elevato (>99%), principalmente con l’albumina
  • Metabolismo: Epatico, principalmente attraverso il sistema del citocromo P450 (CYP2C9 e CYP1A2)
  • Eliminazione: Prevalentemente renale (95%) sotto forma di metaboliti coniugati; una piccola parte viene escreta immodificata con le feci

Benefits

  • Fornisce un potente effetto analgesico, alleviando efficacemente il dolore di intensità da lieve a moderata.
  • Esplica una marcata azione antinfiammatoria, riducendo rossore, calore, tumefazione e impotenza funzionale associati a processi infiammatori.
  • Possiede un effetto antipiretico, contribuendo alla riduzione della febbre.
  • Grazie alla sua emivita prolungata, garantisce un controllo sintomatico duraturo con una posologia conveniente (di solito due somministrazioni al giorno).
  • È indicato per un ampio spettro di condizioni reumatologiche, muscolo-scheletriche e dolorose acute.

Common use

Naprosyn trova impiego nel trattamento sintomatico di una vasta gamma di condizioni dolorose e infiammatorie. Il suo utilizzo principale è nella gestione di patologie reumatologiche croniche, come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, l’osteoartrosi e l’artrite gottosa acuta, dove aiuta a controllare il dolore e a migliorare la mobilità articolare. È ampiamente utilizzato anche per il trattamento di stati dolorosi acuti di origine muscolo-scheletrica, quali tendiniti, borsiti, distorsioni e lombalgia. Trova indicazione come analgesico in caso di dismenorrea primaria e per l’attenuazione del dolore post-operatorio. Inoltre, è efficace come antipiretico in caso di stati febbrili associati a sindromi influenzali e affezioni delle prime vie respiratorie.

Dosage and direction

Il dosaggio di Naprosyn deve essere individualizzato in base alla condizione da trattare, alla sua gravità e alla risposta del paziente, utilizzando sempre la dose efficace minima per la durata più breve possibile.

  • Adulti:

    • Artrite reumatoide, spondilite anchilosante, osteoartrosi: La dose di mantenimento usuale è di 500-1000 mg al giorno, suddivisi in due somministrazioni (es. 500 mg al mattino e 500 mg alla sera). La dose massima giornaliera non dovrebbe superare i 1000 mg per l’artrite reumatoide e i 1500 mg per le riacutizzazioni di artrite gottosa acuta, per periodi limitati.
    • Dolore acuto e dismenorrea: Dose iniziale di 500 mg, seguita da 250 mg ogni 6-8 ore secondo necessità. La dose massima nelle prime 24 ore non deve superare i 1250 mg; successivamente, non più di 1000 mg al giorno.
    • Attacchi acuti di gotta: Dose iniziale di 750 mg, seguita da 250 mg ogni 8 ore fino alla scomparsa dell’attacco.
  • Anziani (>65 anni): È raccomandato un dosaggio ridotto, iniziando dalla posologia più bassa efficace, a causa del rischio aumentato di reazioni avverse.

  • Modalità di assunzione: Le compresse devono essere deglutite intere con un abbondante quantitativo di acqua (almeno un bicchiere pieno), preferibilmente durante i pasti o dopo aver mangiato per minimizzare il potenziale irritativo gastrico. Non frantumare o masticare le compresse, specialmente quelle a rilascio modificato.

Il trattamento deve essere limitato al periodo strettamente necessario. Per condizioni croniche, la necessità di una terapia continuativa deve essere rivalutata periodicamente dal medico.

Precautions

Prima di assumere Naprosyn, è fondamentale informare il medico del proprio stato di salute. Particolare cautela è richiesta in presenza di:

  • Anamnesi di eventi cardiovascolari: L’uso di FANS è associato a un aumentato rischio di eventi trombotici (es. infarto miocardico, ictus), specialmente a dosi elevate e in trattamenti prolungati. Il rischio è maggiore in pazienti con preesistenti fattori di rischio cardiovascolare.
  • Anamnesi di ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale: I FANS aumentano il rischio di insorgenza di ulcerazione, perforazione o sanguinamento gastroduodenale, che possono essere fatali. Questo rischio è più elevato negli anziani e con l’uso concomitante di corticosteroidi, anticoagulanti o altri FANS, incluso l’acido acetilsalicilico a basse dosi.
  • Insufficienza renale, epatica o cardiaca: Naprosyn può compromettere la funzionalità renale, specialmente in pazienti disidratati, anziani o con preesistente compromissione renale. Deve essere usato con grande cautela in pazienti con grave insufficienza epatica.
  • Asma e malattie allergiche: I FANS possono scatenare broncospasmo e riacutizzazioni asmatiche in soggetti sensibili, in particolare quelli con pregressa intolleranza all’aspirina o ad altri FANS (triade di Samter).
  • Gravidanza e allattamento: L’uso è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza. L’uso durante il primo e secondo trimestre e in allattamento dovrebbe avvenire solo se strettamente necessario e sotto diretto controllo medico.
  • Interventi chirurgici programmati: La somministrazione di Naprosyn dovrebbe essere sospesa prima di interventi chirurgici programmati a causa del rischio di aumentato sanguinamento.

Contraindazioni

Naprosyn è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota al principio attivo (naprossene), ad altri FANS o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione.
  • Pazienti con anamnesi di reazioni di ipersensibilità (es. asma, rinite, orticaria) following l’assunzione di acido acetilsalicilico o altri FANS.
  • Ulcera peptica attiva o storia di ulcera peptica recidivante/emorragia gastrointestinale.
  • Grave insufficienza epatica, renale o cardiaca.
  • Terzo trimestre di gravidanza.
  • Età pediatrica al di sotto dei 16 anni (per alcune formulazioni e indicazioni; l’uso in età pediatrica richiede specifiche formulazioni e valutazione specialistica).
  • In combinazione con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
  • Pazienti con diatesi emorragica o in terapia anticoagulante non stabilizzata.

Possibili effetti collaterali

Come tutti i farmaci, Naprosyn può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti avversi sono spesso dose-dipendenti.

  • Molto comuni (>1/10): Disturbi gastrointestinali (dispepsia, nausea, dolore epigastrico, pirosi, diarrea o stipsi).
  • Comuni (≥1/100, <1/10): Cefalea, vertigini, sonnolenza, capogiri, eruzioni cutanee, aumento degli enzimi epatici.
  • Non comuni (≥1/1.000, <1/100): Ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, vomito, flatulenza, stomatite, ritenzione idrica, edema, ipertensione, insufficienza cardiaca, aumento del rischio di eventi trombotici, tinnito, disturbi della vista, orticaria, prurito.
  • Rari (≥1/10.000, <1/1.000): Epatite, ittero, pancreatite, nefrite interstiziale, sindrome nefrosica, insufficienza renale, anemia aplastica, agranulocitosi, pancitopenia, reazioni di ipersensibilità gravi (anafilassi, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica), fotosensibilizzazione, meningite asettica, depressione, confusione.

In caso di comparsa di segni di sanguinamento gastrointestinale (feci nere catramose, vomito con sangue o “fondi di caffè”), difficoltà respiratorie, gonfiore del viso, eruzioni cutanee gravi o ittero, interrompere immediatamente l’assunzione e consultare un medico.

Interazioni farmacologiche

Naprosyn può interagire con numerosi farmaci, potenziandone o riducendone l’effetto o aumentando il rischio di effetti avversi. Informare sempre il medico di tutti i farmaci, fitoterapici e integratori assunti.

  • Anticoagulanti (Warfarin, acenocumarolo): Aumento del rischio di sanguinamento per sinergia d’azione e potenziale riduzione della sintesi di fattori della coagulazione.
  • Antiaggreganti piastrinici (Aspirina, clopidogrel): Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale.
  • Altri FANS e corticosteroidi (prednisone): Aumento significativo del rischio di ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale.
  • ACE-inibitori e Sartani (ramipril, losartan) e diuretici: Riduzione dell’effetto antipertensivo e del effetto diuretico; aumento del rischio di danno renale.
  • Litio: Il naprossene può ridurre l’eliminazione renale del litio, aumentandone i livelli plasmatici e il rischio di tossicità.
  • Metotrexate: Il naprossene può ridurre l’eliminazione renale del metotrexate, aumentandone la tossicità, specialmente ad alte dosi.
  • SSRI (citalopram, sertralina): Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale.
  • Ciclosporina e Tacrolimus: Aumento del rischio di nefrotossicità.
  • Farmaci ipoglicemizzanti orali: Possibile potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante.

Dose dimenticata

Se ci si dimentica di assumere una dose, assumerla non appena se ne ha memoria. Tuttavia, se è quasi ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e proseguire con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata.

Sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio sono generalmente dose-dipendenti e coinvolgono principalmente il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso centrale. Possono includere: sonnolenza, letargia, nausea, vomito, dolore epigastrico, emorragia gastrointestinale. In casi gravi possono manifestarsi ipertensione, insufficienza renale acuta, depressione respiratoria e coma. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di sospetto sovradosaggio, è imperativo rivolgersi immediatamente a un Pronto Soccorso.

Conservazione

Conservare Naprosyn nella confezione originale, per proteggerlo dalla luce e dall’umidità. Tenere il farmaco fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Conservare a temperatura ambiente (inferiore a 30°C). Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Disclaimer

Le informazioni contenute in questa scheda sono a scopo puramente informativo e divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parere, la diagnosi o il trattamento prescritto dal medico curante o da uno specialista. L’uso di Naprosyn deve avvenire esclusivamente sotto prescrizione e controllo medico. L’utente non deve basarsi su queste informazioni per prendere decisioni autonome riguardanti la propria salute. Il titolare della scheda declina ogni responsabilità per un uso improprio del farmaco.

Recensioni

  • Mario R., 58 anni (Artrosi al ginocchio): “Da quando assumo Naprosyn su indicazione del reumatologo, la mia mobilità è migliorata significativamente. Il dolore che mi accompagnava tutto il giorno è ora gestibile. Lo prendo durante i pasti e non ho mai avuto problemi di stomaco.”
  • Dott.ssa Elena Bianchi, Reumatologa: “Il naprossene rimane un cardine nella terapia sintomatica delle artropatie infiammatorie croniche. La sua emivita lunga lo rende comodo per i pazienti e la sua efficacia è ben documentata. Richiede, come tutti i FANS, un’attenta selezione del paziente e un monitoraggio periodico.”
  • Lucia P., 45 anni (Dismenorrea): “È l’unico farmaco che riesce a controllare i crampi mestruali debilitanti che avevo ogni mese. Una compressa all’esordio dei sintomi mi permette di condurre una giornata normale. Fondamentale averne parlato con il ginecologo prima dell’uso.”
  • Recensione critica (anonima): “Dopo una settimana di assunzione per una tendinite, ho iniziato ad avvertire un forte bruciore di stomaco. Ho sospeso e contattato il medico, che mi ha prescritto un gastroprotettore e mi ha consigliato un analgesico di altra classe. Efficace sul dolore, ma il mio stomaco non lo tollera.”