Evista: Terapia Mirata per la Prevenzione dell'Osteoporosi Postmenopausale

Evista

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Dosaggio del prodotto: 60mg
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Sinonimi

Evista (raloxifene cloridrato) rappresenta un approccio innovativo nella gestione e prevenzione dell’osteoporosi in donne in postmenopausa. Questo modulatore selettivo dei recettori estrogenici (SERM) offre una protezione ossea mirata con un profilo terapeutico distintivo. La sua azione tissuto-specifica consente di massimizzare i benefici scheletrici minimizzando gli effetti su altri distretti corporei, posizionandosi come opzione terapeutica di elezione in specifiche casistiche cliniche. L’impiego di Evista si basa su solide evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia nel ridurre il rischio di fratture vertebrali con un meccanismo d’azione unico nel panorama terapeutico osteoporotico.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Raloxifene cloridrato 60 mg
  • Classe terapeutica: Modulatore selettivo dei recettori estrogenici (SERM)
  • Formulazione: Compresse rivestite per somministrazione orale
  • Meccanismo d’azione: Agonista/antagonista estrogenico tissuto-specifico
  • Biodisponibilità: circa 2% per assorbimento enterico
  • Emivita: 27.7 ore dopo somministrazione singola
  • Metabolismo: epatico attraverso glucuronidazione
  • Escrezione: prevalentemente fecale (circa 90%)
  • Registrazione: AIFA con nota 79 per prevenzione fratture vertebrali

Benefici Clinici

  • Riduzione del rischio di fratture vertebrali fino al 30-50% in donne osteoporotiche
  • Aumento della densità minerale ossea a livello lombare e dell’anca
  • Profilo di sicurezza favorevole con assenza di stimolazione endometriale
  • Effetto benefico sul metabolismo lipidico con riduzione del colesterolo LDL
  • Conservazione della massa ossea senza effetti proliferativi mammari
  • Somministrazione orale giornaliera con ottima aderenza terapeutica

Indicazioni d’Uso

Evista è indicato per il trattamento e la prevenzione dell’osteoporosi in donne in postmenopausa, con particolare efficacia nella riduzione del rischio di fratture vertebrali. Il farmaco trova impiego primario in pazienti con diagnosi di osteopenia o osteoporosi confermata da densitometria ossea (DEXA), specialmente in presenza di fattori di rischio aggiuntivi come familiarità per fratture osteoporotiche, menopausa precoce o terapia corticosteroidea cronica. L’utilizzo è raccomandato in donne che non possono o non desiderano assumere terapia estrogenica sostitutiva, offrendo un’alternativa con minori effetti sull’endometrio e sul tessuto mammario.

Posologia e Somministrazione

La posologia standard di Evista è di una compressa da 60 mg per via orale una volta al giorno, da assumersi preferibilmente alla stessa ora. La somministrazione può avvenire indipendentemente dai pasti, sebbene si raccomandi di evitare l’assunzione contemporanea a supplementi di calcio che potrebbero interferire con l’assorbimento. La terapia dovrebbe essere continuata a lungo termine per ottenere e mantenere i benefici scheletrici, con valutazioni periodiche della densità minerale ossea ogni 18-24 mesi. In caso di dimenticanza, non raddoppiare la dose successiva ma proseguire con la posologia regolare il giorno seguente.

Precauzioni d’Uso

Prima di iniziare il trattamento con Evista, è essenziale valutare la storia personale e familiare di eventi tromboembolici, considerando il aumentato rischio di trombosi venosa profonda e embolia polmonare. Si raccomanda di sospendere temporaneamente la terapia in caso di immobilizzazione prolungata (interventi chirurgici, lunghi viaggi) riprendendo almeno 72 ore dopo la piena remobilizzazione. Monitorare la funzionalità epatica periodicamente e valutare con attenzione il rapporto rischio-beneficio in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Evitare l’uso in presenza di sindromi da malassorbimento che potrebbero compromettere la biodisponibilità del principio attivo.

Controindicazioni

Evista è controindicato in donne con anamnesi positiva per eventi tromboembolici venosi (trombosi venosa profonda, embolia polmonare o retinica). Ulteriori controindicazioni includono ipersensibilità accertata al raloxifene o ad eccipienti della formulazione, grave insufficienza epatica, insufficienza renale avanzata e gravidanza o allattamento. L’uso è controindicato in pazienti con sanguinamento vaginale di origine non diagnosticata e in donne in perimenopausa o con potenziale fertilità residua. Non raccomandato in caso di concomitante terapia con estrogeni sistemici per possibile antagonismo d’azione.

Effetti Collaterali

Gli effetti avversi più frequentemente riportati includono vampate di calore (circa 25% dei casi) e crampi muscolari agli arti inferiori (5-10%). Sono state osservate reazioni a carico dell’apparato gastroenterico come nausea, dispepsia e diarrea in circa il 5% delle pazienti. Raro ma clinicamente significativo è il rischio di eventi tromboembolici (incidenza 0.8-3.0 per 1000 donne/anno). Sono stati segnalati casi di aumento transitorio delle transaminasi epatiche e reazioni cutanee come rash ed orticaria. Il profilo di sicurezza a lungo termine mostra un’incidenza di effetti avversi grave inferiore all'1% con appropriata selezione delle pazienti.

Interazioni Farmacologiche

Evista mostra interazioni significative con warfarin e derivati cumarinici, richiedendo un attento monitoraggio dell’INR in caso di terapia concomitante. L’associazione con colestiramina riduce l’assorbimento enterico del raloxifene del 60%, sconsigliandone l’uso combinato. Farmaci che aumentano il pH gastrico (antiacidi, inibitori di pompa protonica) possono modestamente ridurre la biodisponibilità. L’interazione con proteine plasmatiche è minima, con basso rischio di spiazzamento di farmaci altamente legati. Non sono state osservate interazioni clinicamente rilevanti con corticosteroidi, diuretici tiazidici o supplementi di calcio e vitamina D.

Dose Dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose, assumere la compressa non appena possibile nello stesso giorno. Se la dimenticanza viene ricordata il giorno successivo, saltare la dose omessa e riprendere il regime posologico regolare con la dose successiva secondo lo schema stabilito. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. L’efficacia terapeutica non viene compromessa da occasionali dimenticanze, grazie all’emivita prolungata del principio attivo. In caso di frequenti dimenticanze, valutare strategie per migliorare l’aderenza terapeutica.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi fatali da sovradosaggio di raloxifene in studi clinici. In caso di ingestione accidentale di dosi elevate, sono stati osservati sintomi lievi come vampate di calore, nausea e vomito. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto. Considerare la somministrazione di carbone attivato se l’ingestione è recente (entro 2-3 ore). L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico del farmaco. Monitorare eventuali segni di irritazione gastrica e provvedere ad appropriata idratazione.

Conservazione

Conservare Evista nella confezione originale a temperatura ambiente (15-30°C), al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere mantenute integre nel blister fino al momento dell’uso per preservarne la stabilità. In caso di esposizione a temperature superiori ai 30°C, il prodotto potrebbe subire alterazioni delle caratteristiche organolettiche senza tuttavia compromettere significativamente l’efficacia terapeutica.

Avvertenze e Disclaimer

Le informazioni contenute in questa scheda hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. Evista è un farmaco soggetto a prescrizione medica e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo specialistico. L’appropriatezza prescrittiva va valutata caso per caso considerando il profilo rischio-beneficio individuale. I dati clinici si riferiscono a studi condotti su popolazioni specifiche e potrebbero non essere completamente rappresentativi di ogni casistica. La terapia va intrapresa solo dopo accurata valutazione delle condizioni generali della paziente e dei fattori di rischio associati.

Esperienze Cliniche

Le evidenze derivanti dagli studi MORE e CORE hanno dimostrato un’efficacia persistente nel ridurre le fratture vertebrali del 30-50% dopo 4-8 anni di trattamento. Nella pratica clinica, Evista viene generalmente ben tollerato, con un tasso di sospensione terapeutica inferiore al 15% principalmente legato alle vampate di calore. L’analisi dei dati real-world conferma la riduzione del rischio fratturativo in donne selezionate, particolarmente in quelle con osteoporosi lieve-moderata e controindicazioni alla terapia estrogenica. L’impatto positivo sulla qualità della vita è significativo, con miglioramento dei parametri di mobilità e riduzione del dolore vertebrale in pazienti con fratture pregresse.