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Duricef: Trattamento Antibiotico Efficace per Infezioni Batteriche
Duricef è un antibiotico cefalosporinico di prima generazione, ampiamente prescritto per il trattamento di un’ampia gamma di infezioni batteriche. Il principio attivo, cefadroxil, agisce inibendo la sintesi della parete cellulare batterica, portando alla morte dei microrganismi sensibili. Grazie al suo spettro d’azione e al profilo farmacocinetico favorevole, Duricef rappresenta una scelta terapeutica solida e affidabile in ambito clinico, particolarmente indicato per infezioni delle vie respiratorie, cutanee e urinarie. La sua posologia flessibile e la buona tollerabilità ne facilitano l’aderenza terapeutica.
Caratteristiche
- Principio attivo: cefadroxil (appartenente alla classe delle cefalosporine di prima generazione)
- Formulazioni disponibili: compresse da 500 mg e 1 g, sospensione orale 250 mg/5 mL e 500 mg/5 mL
- Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi della parete cellulare batterica
- Spettro d’azione: efficace contro batteri Gram-positivi (come Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes) e alcuni Gram-negativi
- Emivita plasmatica: circa 1,5 ore, consentendo somministrazioni bis o tris die
- Assorbimento: ottimale a stomaco vuoto, ma non significativamente influenzato dal cibo
- Metabolismo: minimamente metabolizzato, escrezione prevalentemente renale immodificata
Benefici
- Efficacia comprovata nel trattamento di infezioni batteriche comuni e moderate
- Basso rischio di resistenza batterica grazie allo spettro d’azione mirato
- Posologia conveniente che favorisce l’aderenza terapeutica
- Buon profilo di sicurezza con effetti collaterali generalmente lievi e transitori
- Opzioni di formulazione (compresse e sospensione) adatte a diverse fasce d’età
- Rapido inizio d’azione con miglioramento sintomatico spesso osservabile entro 48-72 ore
Utilizzo Comune
Duricef è indicato per il trattamento di infezioni batteriche causate da microrganismi sensibili. Le applicazioni cliniche più frequenti includono faringiti e tonsilliti da Streptococcus pyogenes, infezioni cutanee e dei tessuti molli non complicate (ad esempio impetigine, cellulite), infezioni del tratto urinario non complicate (come cistiti acute) e profilassi in procedure odontoiatriche in pazienti a rischio di endocardite batterica. La scelta di Duricef viene effettuata in base all’antibiogramma, ove disponibile, o in base ai pattern di sensibilità locali.
Posologia e Somministrazione
La posologia di Duricef deve essere personalizzata in base al tipo e alla gravità dell’infezione, alla funzionalità renale del paziente e all’età. Per gli adulti, la dose standard è di 1-2 g al giorno, suddivisa in due somministrazioni (ogni 12 ore). Per infezioni più severe, la dose può essere aumentata fino a 4 g/die. Nei bambini, la dose è calcolata in base al peso corporeo: 30 mg/kg/giorno, divisi in due dosi. I pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina <50 mL/min) richiedono un aggiustamento posologico. Duricef può essere assunto con o senza cibo, anche se l’assorbimento è leggermente ottimizzato a stomaco vuoto. Il trattamento deve essere continuato per almeno 48-72 ore dopo la scomparsa dei sintomi, con una durata tipica di 7-10 giorni.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con Duricef, è essenziale accertare la presenza di un’infezione batterica e la sensibilità del patogeno. Nei pazienti con storia di ipersensibilità a penicilline o altre cefalosporine, utilizzare con cautela per il rischio di reazioni crociate. Monitorare la funzionalità renale, specialmente in pazienti anziani o con comorbidità. Durante terapie prolungate, è raccomandato il monitoraggio degli indici ematologici per il rischio, seppur raro, di neutropenia o trombocitopenia. L’uso prolungato può predisporre a superinfezioni da microrganismi non sensibili, inclusi funghi e Clostridium difficile. In gravidanza, utilizzare solo se chiaramente necessario (categoria B). Durante l’allattamento, piccole quantità sono escrete nel latte materno: valutare il rapporto beneficio/rischio.
Controindicazioni
Duricef è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota al cefadroxil, ad altre cefalosporine o a qualsiasi eccipiente della formulazione. Controindicato anche in caso di anamnesi positiva per reazioni anafilattiche a beta-lattamici. Non somministrare in pazienti con porfiria. L’uso è controindicato in caso di gravi deficit renali senza adeguato aggiustamento posologico.
Possibili Effetti Collaterali
Gli effetti collaterali più comuni (≥1/100) includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Reazioni cutanee come rash, orticaria e prurito possono verificarsi con frequenza minore (≥1/1000). Raramente (≥1/10.000) sono stati segnalati aumento delle transaminasi, eosinofilia, cefalea, vertigini e vaginiti. Molto raramente (<1/10.000) possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità severe (anafilassi), colite pseudomembranosa, nefrite interstiziale, o alterazioni ematologiche come anemia emolitica e prolungamento del tempo di protrombina. In caso di diarrea grave o persistente, sospendere il trattamento e valutare la presenza di Clostridium difficile.
Interazioni Farmacologiche
Duricef può interagire con farmaci nefrotossici (aminoglicosidi, diuretici dell’ansa) aumentando il rischio di danno renale. L’assunzione contemporanea con probenecid riduce l’escrezione renale di cefadroxil, aumentandone i livelli plasmatici e l’emivita. Antiacidi e bloccanti H2 non influenzano significativamente l’assorbimento. È stato riportato un potenziale aumento dell’effetto anticoagulante del warfarin: monitorare l’INR. Evitare l’assunzione contemporanea con alcol per il rischio di reazione simil-disulfiram (arrossamento, tachicardia, ipotensione).
Dose Dimenticata
Se una dose viene dimenticata, assumerla non appena possibile. Tuttavia, se è quasi ora della dose successiva, saltare quella dimenticata e riprendere il regime posologico usuale. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata, per evitare un aumento del rischio di effetti avversi.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio, i sintomi possono includere nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. Nei casi gravi, può verificarsi neurotossicità (convulsioni), specialmente in pazienti con insufficienza renale. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il monitoraggio delle funzioni vitali e l’idratazione. L’emodialisi può rimuovere parzialmente il farmaco.
Conservazione
Conservare Duricef a temperatura ambiente (15-30°C), in un luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. La sospensione ricostituita è stabile per 14 giorni a temperatura ambiente: non congelare e agitare bene prima di ogni uso. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.
Avvertenza
Questo materiale è a scopo informativo e non sostituisce il parere del medico. Duricef è un farmaco soggetto a prescrizione medica: utilizzare solo sotto controllo di un professionista sanitario. Non condividere la terapia con altri, anche in caso di sintomi simili. Seguire scrupolosamente posologia e durata del trattamento per evitare recidive o sviluppo di resistenze batteriche.
Recensioni
Le valutazioni cliniche su Duricef ne confermano l’efficacia e la tollerabilità nella pratica medica quotidiana. Medici e pazienti riportano generalmente un rapido miglioramento dei sintomi nelle infezioni trattate, con un profilo di effetti collaterali accettabile. La comodità posologica (due somministrazioni giornaliere) è spesso citata come fattore positivo per l’aderenza terapeutica. Rari casi di inefficacia sono generalmente attribuiti a batteri resistenti o a diagnosi non batteriche. Nel complesso, Duricef rimane un’opzione terapeutica valida e affidabile nel suo spettro d’indicazione.
