Chloromycetin: Trattamento Efficace delle Infezioni Batteriche Gravi
| Dosaggio del prodotto: 500mg | |||
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Chloromycetin (cloramfenicolo) rappresenta un antibiotico ad ampio spettro di elevata potenza, impiegato da decenni nella gestione di infezioni batteriche severe quando alternative terapeutiche risultano inefficaci o controindicate. Appartenente alla classe dei fenicoli, agisce inibendo la sintesi proteica batterica, dimostrando efficacia verso un’ampia gamma di microrganismi gram-positivi e gram-negativi. Il suo utilizzo è riservato a contesti clinici specifici, sotto stretto monitoraggio medico, data la possibilità di effetti avversi gravi, tra cui discrasie ematiche. La prescrizione avviene esclusivamente in seguito a valutazione del rapporto beneficio-rischio.
Caratteristiche
- Principio attivo: Cloramfenicolo
- Formulazioni disponibili: Compresse, capsule, soluzione orale, polvere per preparazione iniettabile, collirio, unguento oftalmico
- Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi proteica batterica mediante legame alla subunità 50S dei ribosomi
- Spettro d’azione: Ampio spettro, include batteri gram-positivi, gram-negativi, anaerobi, e alcuni microrganismi atipici
- Emivita: Circa 1–3 ore negli adulti, prolungata in neonati e pazienti con compromissione epatica
- Metabolismo: Epatico, principalmente per coniugazione glucuronidica
- Escrezione: Renale (5–15% immodificato) e fecale
Benefici
- Efficacia superiore in infezioni severe da batteri multiresistenti, come Salmonella typhi e Haemophilus influenzae
- Ottima penetrazione tissutale, incluso il sistema nervoso centrale, utile in meningiti batteriche
- Azione batteriostatica ad ampio spettro, adatta per infezioni polimicrobiche
- Disponibilità di formulazioni topiche per infezioni oculari superficiali con minimo assorbimento sistemico
- Opzione terapeutica cruciale in pazienti con allergie agli antibiotici beta-lattamici
- Rapidità d’azione con inizio degli effetti entro 48–72 ore dall’inizio della terapia
Utilizzo Comune
Il cloramfenicolo è indicato per il trattamento di infezioni gravi causate da microrganismi sensibili, quando terapie meno tossiche sono inefficaci o controindicate. Le principali applicazioni includono: meningite batterica da H. influenzae (specialmente in pazienti allergici alle penicilline o cefalosporine), febbre tifoide e paratifoide da S. typhi, rickettsiosi, infezioni anaerobiche gravi (quali ascessi cerebrali o intra-addominali), e gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore. Le formulazioni topiche (colliri, unguenti) sono utilizzate per congiuntiviti batteriche e infezioni oculari superficiali. Il suo impiego è giustificato solo in assenza di valide alternative a minor rischio di reazioni avverse gravi.
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio deve essere strettamente personalizzato in base al tipo e gravità dell’infezione, all’età, al peso corporeo e alla funzionalità epatica e renale del paziente.
Adulti:
- Via orale/endovenosa: 50 mg/kg/die, suddivisi in 4 somministrazioni ogni 6 ore. Per infezioni gravi (es. meningite), fino a 100 mg/kg/die, senza superare i 4 g/die.
- Uso topico oftalmico: 1–2 gocce di soluzione allo 0,5% nell’occhio interessato ogni 3–6 ore, o una piccola quantità di unguento applicata nella congiuntivale inferiore 3–4 volte al giorno.
Neonati e bambini:
- Via orale/endovenosa: 50–75 mg/kg/die, suddivisi in 4 somministrazioni. Nei neonati, specialmente prematuri, il dosaggio deve essere ridotto (25 mg/kg/die) e monitorato attentamente per il rischio di “gray baby syndrome”.
- Non superare i dosaggi massimi raccomandati. La durata della terapia è generalmente di 7–14 giorni, ma può essere prolungata in base alla risposta clinica.
La somministrazione endovenosa richiede infusioni lente (oltre 60 minuti). Monitorare i livelli ematici in terapie prolungate o in pazienti con insufficienza epatica.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con cloramfenicolo, è essenziale:
- Eseguire emocromo completo prima della terapia e ogni 48 ore durante il trattamento per monitorare segni di tossicità midollare (anemia, leucopenia, trombocitopenia).
- Valutare la funzionalità epatica e renale.
- Evitare uso concomitante con farmaci mielotossici.
- Utilizzare con cautela in pazienti con storia di porfiria.
- Limitare la durata della terapia al minimo necessario per eradicare l’infezione.
- In gravidanza, usare solo se strettamente necessario (attraversa la placenta; categoria di rischio C).
- Durante l’allattamento, sospendere l’allattamento al seno (escreto nel latte materno).
- Monitorare i neonati per “gray baby syndrome” (vomito, ipotermia, cianosi, collasso cardiovascolare).
Controindicazioni
- Ipersensibilità nota al cloramfenicolo o ad altri antibiotici fenicoli.
- Precedenti reazioni di tossicità midollare da cloramfenicolo.
- Porfiria acuta intermittente.
- Profilassi di infezioni banali o trattamento di infezioni minori.
- Uso concomitante con farmaci che deprimono il midollo osseo (es. chemioterapici).
Possibili Effetti Collaterali
Ematici:
- Anemia aplastica (spesso irreversibile e fatale)
- Anemia emolitica (in pazienti con deficit di G6PD)
- Leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia
Gastrointestinali:
- Nausea, vomito, diarrea, glossite, stomatite
Neurologici:
- Neurite ottica (con uso prolungato), cefalea, confusione, depressione
Altri:
- “Gray baby syndrome” in neonati (ipotermia, cianosi, collasso vascolare)
- Reazioni di ipersensibilità (rash, febbre, angioedema)
- Superinfezioni da funghi o batteri resistenti
Interazioni Farmacologiche
- Anticoagulanti orali (warfarin): Aumento del rischio di sanguinamento per inibizione del metabolismo.
- Fenitoina, fenobarbital: Aumento dei livelli di questi farmaci per inibizione del citocromo P450.
- Sulfoniluree: Potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante.
- Farmaci mielosoppressori: Sinergia negativa sul midollo osseo.
- Penicilline, cefalosporine: Possibile antagonismo batteriologico in alcuni casi.
- Paracetamolo: Aumentato rischio di tossicità epatica e pancitopenia.
Dose Dimenticata
Se una dose viene dimenticata, assumerla appena possibile, a meno che non sia quasi ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Consultare il medico per eventuali aggiustamenti.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio può causare nausea, vomito, diarrea, e soprattutto tossicità midollare acuta o “gray baby syndrome” in neonati. Non esiste antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso lavaggio gastrico se l’ingestione è recente, monitoraggio ematologico stretto, e eventuale trasfusione di emocomponenti in caso di anemia grave. L’emodialisi non è efficace per rimuovere il farmaco.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15–30°C), in contenitore ben chiuso, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare formulazioni liquide orali o oftalmiche oltre la data di scadenza o se appare torbide. Le soluzioni per infusione endovenosa devono essere preparate al momento dell’uso e non conservate.
Avvertenza
Questo prodotto è un antibiotico potente con rischi significativi di effetti avversi gravi, tra cui anemia aplastica potenzialmente fatale. Utilizzare solo sotto stretto controllo medico e per indicazioni approvate. Non impiegare per infezioni virali o lievi. Sospendere immediatamente il trattamento in caso di segni di tossicità ematologica (fatica, pallore, infezioni frequenti, lividi). Non condividere il farmaco con altri pazienti.
Recensioni
“Il cloramfenicolo ha salvato la vita a mio figlio affetto da meningite da Haemophilus resistente. Il monitoraggio ematologico è stato cruciale.” – Maria T., madre di paziente pediatrico
“Efficace in un caso di febbre tifoide complicata, ma richiede attenzione costante agli esami del sangue.” – Dott. Rossi, infettivologo
“Ottima risposta in un ascesso cerebrale polimicrobico, nonostante i rischi. Fondamentale il rapporto beneficio-rischio.” – Prof. Bianchi, neurochirurgo

