Azulfidine (sulfasalazina) è un farmaco antinfiammatorio e immunosoppressore appartenente alla classe dei farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) e degli agenti antinfiammatori intestinali. Utilizzato da decenni nella pratica clinica, rappresenta una terapia di prima linea consolidata per la gestione di patologie infiammatorie croniche, offrendo un profilo di efficacia e sicurezza ben documentato. Il suo meccanismo d’azione duale, combinando proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, lo rende particolarmente valuable nel controllo a lungo termine dei processi flogistici.

Features

• Principio attivo: Sulfasalazina 500 mg per compressa gastroresistente
• Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi di prostaglandine e leucotrieni, soppressione dell’attività dei linfociti
• Formulazione: Compresse rivestite con film enterico per ridurre l’irritazione gastrica
• Biodisponibilità: Assorbimento intestinale con successiva scissione in 5-aminosalicilato e sulfapiridina
• Emivita: 5-10 ore per la sulfapiridina (metabolita attivo)
• Eliminazione: Principale via renale, con escrezione di metaboliti nelle urine

Benefits

• Induzione e mantenimento della remissione nella colite ulcerosa da lieve a moderata
• Riduzione significativa del dolore articolare e del gonfiore nell’artrite reumatoide
• Prevenzione delle riacutizzazioni e riduzione della frequenza delle recidive
• Miglioramento della qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi intestinali e articolari
• Protezione a lungo termine dalle complicanze dell’infiammazione cronica
• Opzione terapeutica con rapporto costo-efficacia favorevole

Common use

Azulfidine trova indicazione primaria nel trattamento della colite ulcerosa attiva da lieve a moderata e nella prevenzione delle recidive. È inoltre approvato per il trattamento dell’artrite reumatoide negli adulti, particolarmente nelle forme che non rispondono adeguatamente ai FANS. In ambito reumatologico, viene spesso utilizzato in associazione con altri DMARD. Off-label, può essere impiegato in altre condizioni infiammatorie croniche intestinali e in alcune spondiloartropatie.

Dosage and direction

Colite ulcerosa: Dose iniziale di 1-2 compresse (500-1000 mg) 3-4 volte al giorno, con graduale incremento fino a 4-6 g giornalieri in dosi divise. Dose di mantenimento: 2 g al giorno.

Artrite reumatoide: Inizio con 500 mg giornalieri, aumentando gradualmente di 500 mg settimanali fino a raggiungere 2-3 g al giorno in dosi divise.

Assumere le compresse intere con abbondante acqua, preferibilmente dopo i pasti per minimizzare i disturbi gastrointestinali. Non frantumare o masticare le compresse gastroresistenti.

Precautions

Monitorare emocromo completo, funzionalità epatica e renale prima del trattamento e periodicamente durante la terapia. Valutare i livelli di G6PD prima dell’inizio del trattamento nei pazienti a rischio di deficit. Attenzione nei pazienti con storia di allergie ai sulfamidici. Considerare supplementazione di acido folico durante il trattamento prolungato. Evitare l’esposizione al sole senza protezione adeguata per rischio di fotosensibilizzazione.

Contraindications

Ipersensibilità accertata alla sulfasalazina, ai sulfamidici o a qualsiasi componente della formulazione. Pazienti con porfiria. Insufficienza epatica grave. Insufficienza renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min). Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD). Gravidanza nel terzo trimestre e allattamento.

Possible side effect

Comuni (>1%): Nausea, vomito, cefalea, vertigini, perdita di appetito, discoloriazione arancione delle urine e delle lenti a contatto Occasionali (0.1-1%): Eruzioni cutanee, prurito, leucopenia transitoria, aumento delle transaminasi Rari (<0.1%): Anemia emolitica, agranulocitosi, pancitopenia, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, epatite tossica, fibrosi polmonare Molto rari: Neuropatia periferica, oligospermia reversibile, lupus eritematoso sistemico indotto da farmaci

Drug interaction

Anticoagulanti orali: Potenziamento dell’effetto anticoagulante Metotrexate: Aumentato rischio di mielosoppressione Digossina: Riduzione dell’assorbimento della digossina Antiacidi: Possibile interferenza con l’assorbimento FANS: Aumentato rischio di nefrotossicità Azatioprina: Sinergia immunosoppressiva con aumento del rischio di tossicità ematologica

Missed dose

Assumere la dose dimenticata non appena possibile, salvo che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Contattare il medico in caso di dubbio.

Overdose

L’overdose può manifestarsi con nausea, vomito, dolore addominale, sonnolenza, convulsioni. In caso di sospetto sovradosaggio, sospendere immediatamente il farmaco e ricorrere a cure mediche urgenti. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con particolare attenzione all’idratazione e al monitoraggio della funzionalità ematologica ed epatica. Non esiste antidoto specifico.

Storage

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere mantenute nella confezione originale per proteggerle dall’umidità.

Disclaimer

Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. La prescrizione di Azulfidine deve essere effettuata esclusivamente da medico specialista dopo accurata valutazione del rapporto beneficio/rischio. Il paziente deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico curante riguardo posologia, durata del trattamento e monitoraggio. Segnalare immediatamente qualsiasi effetto indesiderato al proprio medico.

Reviews

“Dopo anni di alterni risultati con altre terapie, Azulfidine ha finalmente portato stabilità nella mia colite ulcerosa. I primi giorni di trattamento sono stati impegnativi per la nausea, ma con il giusto supporto del gastroenterologo ho raggiunto una remissione duratura.” - Marco R., 42 anni

“Utilizzo Azulfazine da tre anni per l’artrite reumatoide. L’inizio graduale del dosaggio ha minimizzato gli effetti collaterali. Ora posso svolgere le mie attività quotidiane con significativamente meno dolore e rigidità articolare.” - Elena B., 58 anni

“Come reumatologo, apprezzo di Azulfidine il suo profilo di sicurezza a lungo termine e l’efficacia nel controllare l’attività di malattia. Rimane un cardine nella strategia terapeutica dell’artrite reumatoide, specialmente nelle fasi iniziali.” - Dott. Giovanni M., Reumatologo