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Prazosina: Controllo Efficace dell'Ipertensione e dei Sintomi da PTSD
Prazosina è un farmaco antagonista selettivo dei recettori alfa-1-adrenergici, appartenente alla classe dei chinazolinici. Utilizzato principalmente nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, agisce determinando un rilasciamento della muscolatura liscia vascolare, con conseguente riduzione della resistenza periferica e della pressione arteriosa. Negli ultimi anni, il suo impiego si è esteso con successo al trattamento dei disturbi del sonno correlati al disturbo da stress post-traumatico (PTSD), in particolare per la riduzione degli incubi ricorrenti. La sua selettività per i recettori alfa-1 lo rende generalmente meglio tollerato rispetto ai più vecchi alfa-bloccanti non selettivi.
Caratteristiche
- Principio attivo: Prazosina cloridrato
- Classe farmacologica: Antagonista selettivo dei recettori alfa-1-adrenergici
- Forme farmaceutiche disponibili: Compresse da 1 mg, 2 mg, 5 mg
- Meccanismo d’azione: Blocco competitivo dei recettori alfa-1-adrenergici postsinaptici
- Biodisponibilità: circa il 60%
- Emivita plasmatica: 2-3 ore
- Metabolismo: Epatico, principalmente tramite demetilazione e coniugazione
- Escrezione: Principalmente biliare e fecale (~90%), minor parte renale (~10%)
- Legame proteico: Elevato (>95%)
Benefici
- Controllo efficace della pressione arteriosa: Riduce la pressione sistolica e diastolica in modo significativo, contribuendo a diminuire il rischio a lungo termine di eventi cardiovascolari maggiori.
- Miglioramento della sintomatologia urinaria nell’IPB: Rilassa la muscolatura liscia della prostata e del collo vescicale, alleviando l’ostruzione e migliorando il flusso urinario e i sintomi associati all’ipertrofia prostatica benigna.
- Riduzione significativa degli incubi e miglioramento della qualità del sonno: Indicato per il trattamento degli incubi disturbanti e dell’insonnia associati al disturbo da stress post-traumatico (PTSD), favorendo un riposo più riposante e continuativo.
- Profilo di effetti collaterali generalmente prevedibile e gestibile, specialmente con un appropriato dosaggio iniziale.
- Non influisce negativamente sui livelli di lipidi ematici (colesterolo, trigliceridi) o sulla glicemia.
- Può essere utilizzato in associazione con altre classi di farmaci antipertensivi (es. diuretici, beta-bloccanti) per un effetto sinergico.
Utilizzo comune
Prazosina trova indicazione terapeutica primaria nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, sia in monoterapia che in associazione con altri antipertensivi. È ampiamente impiegato per alleviare i segni e i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB), come il flusso urinario debole e lo svuotamento incompleto della vescica. Un impiego consolidato, sebbene off-label in alcune regioni, è nel management dei disturbi del sonno, in particolare degli incubi vividi e angoscianti, in pazienti affetti da disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Il suo utilizzo deve sempre essere avviato sotto stretto controllo medico.
Posologia e somministrazione
La posologia di Prazosina deve essere individualizzata in base alla risposta del paziente e alla tollerabilità.
- Ipertensione: Il trattamento inizia usualmente con 0.5 mg o 1 mg somministrati 2-3 volte al giorno. La dose di mantenimento è tipicamente compresa tra 3 mg e 20 mg al giorno, frazionati in 2-3 dosi. La dose massima giornaliera non dovrebbe superare i 20 mg.
- Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB): Il dosaggio iniziale è di 1 mg due volte al giorno. La dose di mantenimento può variare da 2 mg a 5 mg due volte al giorno, in base alla risposta clinica.
- Incubi da PTSD: Il trattamento inizia con una dose molto bassa, solitamente 1 mg assunta alla sera prima di coricarsi. La dose può essere gradualmente aumentata, sotto attento monitoraggio medico, fino a un massimo di 10-15 mg al giorno, frazionati in una dose serale e una notturna, per raggiungere l’effetto terapeutico desiderato sulla qualità del sonno.
Avvertenza importante (Effetto della prima dose): La prima dose di Prazosina, o qualsiasi aumento significativo della dose, può provocare un marcato effetto ipotensivo con sincope (svenimento). Per minimizzare questo rischio, la prima dose deve essere di 0.5 mg o 1 mg ed essere assunta a letto, immediatamente prima di dormire. È fondamentale alzarsi lentamente da una posizione seduta o sdraiata, specialmente all’inizio del trattamento.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con Prazosina, è essenziale informare il medico in caso di:
- Ipotensione ortostatica: Il farmaco può causare o peggiorare capogiri o svenimenti quando ci si alza in piedi.
- Malattie epatiche: Un’insufficienza epatica può alterare il metabolismo del farmaco, richiedendo un aggiustamento posologico.
- Interventi chirurgici programmati: Informare il chirurgo e l’anestesista dell’assunzione di Prazosina, poiché può potenziare gli effetti ipotensivi degli anestetici.
- Guida di veicoli o uso di macchinari: La sonnolenza e i capogiri, specialmente all’inizio della terapia, possono compromettere le capacità di reazione. Evitare queste attività finché non si è certi di non risentire di tali effetti.
- Gravidanza e allattamento: L’uso durante la gravidanza è sconsigliato se non strettamente necessario. Prazosina viene escreta nel latte materno; pertanto, si raccomanda cautela durante l’allattamento al seno. La decisione spetta al medico valutando il rapporto rischio/beneficio.
Controindicazioni
L’uso di Prazosina è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità nota al principio attivo (Prazosina) o a qualsiasi altro componente della formulazione.
- Ipersensibilità ad altri derivati della chinazolina (es. Doxazosina, Terazosina).
- Storia di sincope ipotensiva in seguito alla prima assunzione del farmaco.
- Insufficienza epatica grave.
- Ipotensione sintomatica.
Possibili effetti collaterali
Come tutti i farmaci, Prazosina può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti collaterali sono più comuni all’inizio del trattamento e spesso si attenuano con la continuazione della terapia.
- Molto comuni (> 1/10): Capogiri, vertigini, sonnolenza, cefalea.
- Comuni (da 1/10 a 1/100): Astenia (mancanza di energie), palpitazioni, nausea, secchezza delle fauci, congestione nasale, ipotensione ortostatica (specialmente alla prima dose).
- Non comuni (da 1/100 a 1/1000): Visione offuscata, sincope (svenimento), eruzioni cutanee, prurito, disfunzione erettile, edema periferico.
- Rari (< 1/1000): Incontinenza urinaria, priapismo (erezione prolungata e dolorosa, che richiede immediato intervento medico), tachicardia.
Interazioni farmacologiche
È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci, integratori e prodotti erboristici assunti. Prazosina può interagire con:
- Altri farmaci antipertensivi (diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE-inibitori): Aumentano il rischio di ipotensione eccessiva.
- Farmaci che deprimono il SNC (benzodiazepine, oppioidi, antidepressivi, antipsicotici, alcool): Potenziano l’effetto sedativo e il rischio di capogiri e sonnolenza.
- FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei come ibuprofene): Possono ridurre l’effetto antipertensivo di Prazosina.
- Inibitori delle fosfodiesterasi-5 (es. Sildenafil, Tadalafil per la disfunzione erettile): L’associazione può portare a un pericoloso calo della pressione arteriosa.
Dose dimenticata
Se si dimentica una dose, assumerla non appena se ne ha memoria. Tuttavia, se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e proseguire con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. In caso di dubbi, consultare il medico o il farmacista.
Sovradosaggio
I sintomi di un sovradosaggio sono principalmente un’estensione degli effetti farmacologici e includono: ipotensione grave marcata, capogiri profusi, sonnolenza, shock, depressione del sistema nervoso centrale e possibile bradicardia (battito cardiaco lento). In caso di sospetto sovradosaggio, è necessario ricorrere immediatamente a un intervento medico di emergenza. Il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il mantenimento della pressione arteriosa con liquidi per via endovenosa e, se necessario, vasocostrittori.
Conservazione
Conservare le compresse di Prazosina nella confezione originale, ben chiusa, per proteggerle dall’umidità e dalla luce. Tenere il farmaco fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. La temperatura di conservazione non dovrebbe superare i 25-30 °C (consultare la confezione specifica). Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Dichiarazione di non responsabilità
Questa scheda informativa ha uno scopo puramente illustrativo e informativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o del farmacista. Le informazioni qui riportate potrebbero non essere complete o aggiornate. La scelta di intraprendere una terapia, la definizione del dosaggio e la gestione del trattamento devono avvenire esclusivamente sotto la guida di un professionista sanitario qualificato, che valuterà la situazione clinica specifica del paziente. L’utente si assume ogni responsabilità per l’uso delle informazioni qui contenute.
Recensioni
- Mario R., 68 anni: “Assumo Prazosina da due anni per la prostata. I miglioramenti nel flusso urinario sono stati evidenti dopo poche settimane. All’inizio un po’ di stordimento, ma poi tutto rientrato. Ottimo farmaco.”
- Dott.ssa Elena Bianchi, Cardiologa: “Un alfa-bloccante di prima scelta in protocolli antipertensivi combinati, specialmente in pazienti con comorbidità prostatica. L’avvertenza sulla prima dose è cruciale per la sicurezza del paziente. Efficacia dimostrata e profilo maneggevole.”
- Lucia G., 45 anni: “Prescritta per gli incubi da PTSD. La differenza nella qualità del sonno è stata rivoluzionaria. Finalmente riposo. La titolazione lenta è fondamentale per evitare capogiri.”
- Giovanni P., 60 anni: “Utilizzato per l’ipertensione in associazione. Ben tollerato, nessun effetto collaterale di rilievo. La pressione è ben controllata da anni.”
- Recensione anonima: “Effetto ipotensivo alla prima dose molto forte. Fortunatamente ero a letto. Da allora nessun problema, ma bisogna essere preparati.”
