Nimotop: Protezione Cerebrale Post-Emorragia Subaracnoidea
| Dosaggio del prodotto: 30mg | |||
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Sinonimi
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Nimotop (nimodipina) è un calcio-antagonista selettivo ad azione cerebrovascolare, indicato specificamente per migliorare l’esito neurologico in pazienti adulti con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma cerebrale, indipendentemente dallo stato neurologico al momento del ricovero. Agisce prevenendo il vasospasmo delle arterie cerebrali, una complicanza frequente e potenzialmente devastante che può insorgere tra il 4° e il 14° giorno post-emorragia. La sua formulazione in capsule molli permette una somministrazione orale o mediante sonda naso-gastrica, garantendo un assorbimento prevedibile e un profilo farmacocinetico ottimizzato per il contesto neurocritico.
Caratteristiche
- Principio attivo: Nimodipina 30 mg
- Forma farmaceutica: Capsule molli
- Meccanismo d’azione: Calcio-antagonista con selettività cerebrovascolare
- Via di somministrazione: Orale o mediante sonda naso-gastrica
- Emivita: circa 8-9 ore
- Legame proteico: >95%
- Metabolismo: epatico (citocromo P450 3A4)
- Eliminazione: principalmente fecale
Benefici
- Riduzione dell’incidenza e della gravità del deficit neurologico ischemico tardivo
- Prevenzione del vasospasmo cerebrale sintomatico
- Miglioramento degli esiti funzionali a 3 mesi dall’evento emorragico
- Profilo di sicurezza consolidato in oltre tre decenni di utilizzo clinico
- Somministrazione flessibile (orale o enterale) adatta a pazienti critici
- Dosaggio standardizzato con evidenza di efficacia in studi randomizzati controllati
Utilizzo comune
Nimotop è indicato per il trattamento di pazienti adulti con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico, confermata angiograficamente o mediante TC. Il trattamento deve essere iniziato entro 96 ore dall’evento emorragico e continuato per un periodo di 21 giorni consecutivi. L’utilizzo avviene tipicamente in setting intensivistici o reparti di neurochirurgia/neurologia, sotto monitoraggio dei parametri emodinamici. La terapia è parte di un approccio multidisciplinare che può includere intervento chirurgico o endovascolare per la correzione dell’aneurisma.
Dosaggio e somministrazione
La posologia standard prevede la somministrazione di 60 mg (2 capsule da 30 mg) ogni 4 ore per 21 giorni consecutivi. Nei pazienti con ipotensione o instabilità emodinamica, la dose può essere ridotta a 30 mg ogni 4 ore sotto stretto monitoraggio pressorio. Le capsule devono essere somministrate per via orale almeno un’ora prima o due ore dopo i pasti. In pazienti con disfagia o alterato stato di coscienza, le capsule possono essere perforate e il contenuto aspirato in una siringa per somministrazione attraverso sonda naso-gastrica, seguito da lavaggio con 30 ml di soluzione fisiologica.
Precauzioni
Monitorare frequentemente la pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento e dopo ogni aggiustamento posologico. Usare con cautela in pazienti con insufficienza epatica (considerare riduzione del dosaggio). Evitare la somministrazione concomitante con succo di pompelmo che può aumentare le concentrazioni plasmatiche. Valutare la funzionalità renale in pazienti anziani. Non somministrare per via parenterale: le capsule sono esclusivamente per uso orale/enterale. In gravidanza usare solo se i benefici superano i rischi potenziali (categoria C).
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata alla nimodipina o ad altri calcio-antagonisti diidropiridinici. Pazienti in trattamento con potenti inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, claritromicina). Insufficienza epatica grave (Child-Pugh C). Ipotensione severa (PAS <90 mmHg). Combinazione con anticonvulsivanti induttori enzimatici (fenitoina, carbamazepina) senza aggiustamento posologico.
Effetti collaterali possibili
- Ipotensione (20% dei casi, generalmente lieve-moderata)
- Cefalea (5-10%)
- Nausea, disturbi gastrointestinali (3-8%)
- Bradicardia (2-5%)
- Edema periferico (1-3%)
- Aumento transaminasi (≤1%)
- Reazioni cutanee eritematose (<1%)
- Trombocitopenia (rara)
Interazioni farmacologiche
Farmaci che aumentano le concentrazioni di nimodipina: inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina), antidepressivi SSRI. Farmaci che diminuiscono le concentrazioni: induttori del CYP3A4 (fenitoina, carbamazepina, rifampicina). Potenziamento dell’effetto ipotensivo con antipertensivi, alfa-bloccanti, nitrati. Aumento del rischio di bradicardia con beta-bloccanti, digossina. Interazione con anestetici volatili (potenziamento dell’effetto vasodilatatore).
Dose dimenticata
Se una dose viene dimenticata, somministrare non appena possibile, a meno che non sia quasi ora della dose successiva. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere l’intervallo di 4 ore tra le somministrazioni. In setting ospedaliero, implementare protocolli per minimizzare le omissioni di dose (checklist infermieristiche, allarmi posologici).
Sovradosaggio
I sintomi includono ipotensione severa, bradicardia marcata, disturbi della conduzione cardiaca. Trattamento sintomatico: posizione di Trendelenburg, fluidi EV, vasopressori (noradrenalina) se necessario. Monitoraggio ECG continuo. La dialisi non è efficace data l’elevata lipofilia e il forte legame proteico. Considerare lavaggio gastrico se somministrazione recente.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C, in confezione originale per proteggere dalla luce. Non congelare. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le capsule perforate per somministrazione enterale devono essere utilizzate immediatamente.
Avvertenza
Nimotop è un farmaco soggetto a prescrizione medica. L’uso deve avvenire sotto supervisione medica specializzata. Non interrompere il trattamento senza consulto medico. Non utilizzare per condizioni diverse da quelle approvate. In caso di effetti indesiderati gravi, sospendere il trattamento e consultare immediatamente il medico.
Esperienze cliniche
Studi randomizzati controllati hanno dimostrato una riduzione relativa del 34% dell’incidenza di deficit neurologici ischemici (da vasospasmo) nei pazienti trattati con nimodipina rispetto al placebo. Meta-analisi confermano un miglioramento significativo degli outcome neurologici a 3 mesi (OR 1,86; IC 95% 1,22-2,84). L’esperienza clinica decennale supporta l’efficacia nel contesto della pratica reale, con un profilo beneficio-rischio favorevole quando utilizzato secondo le indicazioni autorizzate.
