Lexapro (escitalopram) è un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Approvato per il trattamento del disturbo depressivo maggiore e dei disturbi d’ansia, agisce ripristinando l’equilibrio dei neurotrasmettitori a livello cerebrale. La sua selettività e il profilo di tollerabilità lo rendono un’opzione terapeutica di prima linea, supportata da ampie evidenze scientifiche e dall’esperienza clinica. È disponibile esclusivamente su prescrizione medica.

Caratteristiche

• Principio attivo: Escitalopram oxalato
• Classe farmacologica: Inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI)
• Formulazioni: Compresse rivestite da 5 mg, 10 mg, 20 mg; soluzione orale
• Meccanismo d’azione: Inibizione del trasportatore della serotonina (SERT)
• Emivita: 27–32 ore
• Biodisponibilità: ≈80%
• Metabolismo: Epatico (CYP2C19, CYP3A4, CYP2D6)
• Escrezione: Renale (8% invariato) e fecale

Benefici

• Riduzione significativa dei sintomi del disturbo depressivo maggiore entro 2–4 settimane
• Efficacia dimostrata nel trattamento del disturbo d’ansia generalizzata (GAD)
• Profilo di effetti collaterali generalmente ben tollerato rispetto ad altri SSRI
• Minore interferenza con il sistema citocromo P450, riducendo potenziali interazioni farmacologiche
• Monoterapia efficace con posologia flessibile e adattabile al paziente
• Miglioramento della qualità della vita e del funzionamento psicosociale

Utilizzo Comune

Lexapro è indicato per il trattamento del disturbo depressivo maggiore (MDD) negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni in su, nonché per il disturbo d’ansia generalizzata (GAD) negli adulti. Viene spesso prescritto in contesti ambulatoriali e specialistici, sia come terapia iniziale che di mantenimento. Il suo utilizzo è supportato da linee guida internazionali e nazionali in ambito psichiatrico.

Posologia e Somministrazione

La dose iniziale raccomandata per il trattamento della depressione maggiore e del disturbo d’ansia generalizzata è di 10 mg una volta al giorno, al mattino o alla sera, con o senza cibo. In base alla risposta clinica e alla tollerabilità, la dose può essere aumentata fino a un massimo di 20 mg/die dopo almeno una settimana. Nei pazienti anziani o con insufficienza epatica da lieve a moderata, la dose iniziale raccomandata è di 5 mg/die. La terapia deve essere continuata per almeno 6 mesi dopo la remissione dei sintomi per prevenire le ricadute.

Precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con Lexapro, valutare attentamente il rischio di ideazione suicidaria, specialmente in pazienti giovani o all’inizio della terapia. Monitorare i pazienti per la comparsa di agitazione, irritabilità o comportamenti insoliti. Evitare l’uso concomitante con IMAO o in pazienti con sindrome serotoninergica in atto. Utilizzare con cautela in pazienti con storia di convulsioni, glaucoma ad angolo chiuso, disturbi emorragici o iponatriemia. Durante la gravidanza, utilizzare solo se chiaramente necessario e sotto stretto controllo medico.

Controindicazioni

• Ipersensibilità nota all’escitalopram o ad eccipienti contenuti nella formulazione
• Uso concomitante con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) o entro 14 giorni dalla sospensione
• Sindrome serotoninergica in atto
• Pazienti con grave insufficienza epatica
• Pazienti con disturbi cardiaci congeniti o storia di aritmie gravi (QT prolungato)

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti avversi più comuni includono nausea, sonnolenza, insonnia, aumento della sudorazione, affaticamento, diminuzione della libido, eiaculazione ritardata o anorgasmia. Meno frequentemente possono verificarsi: aumento di peso, stipsi, diarrea, vertigini, secchezza delle fauci. Rari ma gravi effetti includono: sindrome serotoninergica, iponatriemia, emorragie, convulsioni, mania/ipomania, pensieri suicidari (specialmente in giovani adulti).

Interazioni Farmacologiche

Lexapro può interagire con:

• IMAO: rischio di sindrome serotoninergica grave
• Farmaci anticoagulanti o antiaggreganti (es. warfarin): aumento del rischio emorragico
• Altri SSRI, SNRI o triptani: potenziamento dell’effetto serotoninergico
• Farmaci metabolizzati da CYP2C19 (es. omeprazolo) o CYP2D6 (es. flecainide)
• Alcol: possibile potenziamento di sedazione e deficit cognitivi
• FANS: aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale

Dose Dimenticata

Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere la posologia regolare. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata.

Sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio possono includere: vertigini, tremori, agitazione, sonnolenza, convulsioni, tachicardia, ipotensione, coma. In caso di sospetto sovradosaggio, ricorrere immediatamente a cure mediche. Non esiste un antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il monitoraggio cardiaco e delle funzioni vitali.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15–30°C), in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica. Non sospendere bruscamente il trattamento senza consultare il medico, per evitare sintomi da astinenza. Lexapro può influenzare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. In gravidanza e allattamento, valutare attentamente rapporto rischio-beneficio con lo specialista.

Recensioni

Lexapro gode di ampio consenso nella comunità scientifica per l’efficacia e la tollerabilità nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia. Studi clinici riportano tassi di risposta superiori al 60% e remissione dei sintomi in una percentuale significativa di pazienti. I medici ne apprezzano la flessibilità posologica e il minor potenziale di interazioni rispetto ad altri SSRI. I pazienti riferiscono spesso un miglioramento della stabilità emotiva e della qualità del sonno, sebbene alcuni segnalino effetti collaterali iniziali come nausea o affaticamento, generalmente transitori.