Kytril

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Sinonimi

Kytril: Controllo Efficace della Nausea e del Vomito Chemio-Indotti

Kytril (granisetron) è un antagonista selettivo dei recettori 5-HT3, ampiamente impiegato nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito acuti, ritardati e post-operatori, in particolare in contesti oncologici. La sua azione si esplica attraverso il blocco dei recettori della serotonina a livello centrale e periferico, riducendo così l’attivazione del centro del vomito. Grazie al suo profilo farmacocinetico favorevole e alla buona tollerabilità, Kytril rappresenta una scelta terapeutica consolidata in protocolli chemioterapici ad alto e moderato potenziale emetogeno. Disponibile in formulazioni endovenose e orali, offre flessibilità di somministrazione adattabile alle esigenze del paziente e del regime terapeutico.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Granisetron cloridrato
  • Meccanismo d’azione: Antagonista selettivo dei recettori 5-HT3
  • Formulazioni: Soluzione iniettabile per uso endovenoso, compresse, soluzione orale
  • Emivita: Circa 8-9 ore (dose-dipendente)
  • Biodisponibilità: ~60% per via orale
  • Metabolismo: Epatico (principalmente CYP3A4)
  • Eliminazione: Urinarie (circa 40%) e fecali

Benefici

  • Prevenzione efficace della nausea e del vomito acuti e ritardati indotti da chemioterapia
  • Riduzione significativa del disagio e del rischio di disidratazione nei pazienti oncologici
  • Miglioramento dell’aderenza terapeutica e della qualità della vita durante i cicli di trattamento
  • Profilo di sicurezza favorevole con bassa incidenza di effetti anticolinergici significativi
  • Flessibilità posologica e di formulazione per un approccio terapeutico personalizzato

Utilizzo Comune

Kytril è indicato principalmente per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito associati a chemioterapia citotossica e radioterapia, nonché in ambito perioperatorio. Viene spesso integrato in protocolli antiemetici combinati, specialmente in chemioterapie ad alto rischio emetogeno (es. cisplatino, carboplatino). Il suo utilizzo è supportato da linee guida internazionali (ESMO, ASCO) e trova applicazione in setting ospedalieri, day hospital e domiciliari, a seconda della formulazione e della condizione clinica.

Posologia e Somministrazione

Forma endovenosa:

  • Adulti: 3 mg in singola somministrazione lenta (30 secondi), diluita in 20-50 ml di soluzione fisiologica o glucosata al 5%, da infondere almeno 5 minuti prima dell’inizio della chemioterapia.
  • Bambiani (>2 anni): 20-40 mcg/kg, massimo 3 mg.

Forma orale (compresse/soluzione):

  • Adulti: 2 mg una volta al giorno, oppure 1 mg due volte al giorno (dose massima 9 mg/24h).
  • La prima dose va assunta almeno 1 ora prima della chemioterapia.

Nei casi di vomito ritardato, può essere prolungato per diversi giorni secondo indicazione medica. La posologia può essere adattata in base alla funzionalità epatica.

Precauzioni

  • Monitorare pazienti con storia di stipsi, occlusione intestinale o aritmie cardiache.
  • Valutare la funzionalità epatica in caso di somministrazione prolungata o in pazienti con comorbidità epatiche.
  • Evitare la somministrazione in gravidanza se non strettamente necessario (categoria B1).
  • Utilizzare con cautela in pazienti anziani o con comorbidità cardiovascolari.
  • Non somministrare in caso di ipersensibilità accertata al principio attivo o eccipienti.

Controindicazioni

  • Ipersensibilità al granisetron o ad altri antagonisti 5-HT3.
  • Gravidanza (se non giustificata da urgente necessità clinica).
  • Allattamento.
  • Pazienti con sindrome congenita da intervallo QT lungo o aritmie ventricolari gravi.

Possibili Effetti Collaterali

  • Cefalea (frequente)
  • Stipsi
  • Diarrea
  • Astenia
  • Elevazione transitoria degli enzimi epatici
  • Reazioni nel sito di iniezione (eritema, dolore)
  • Raramente: capogiro, insonnia, reazioni allergiche

Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e transitori.

Interazioni Farmacologiche

  • Farmaci metabolizzati da CYP3A4 (possibile alterazione della clearance).
  • Associare con cautela a farmaci che prolungano l’intervallo QT (es. antiaritmici, alcuni antibiotici).
  • Ridotta efficacia in caso di associazione con induttori enzimatici (es. rifampicina).

Si raccomanda di revisionare la terapia concomitante prima della somministrazione.

Dose Dimenticata

Se si dimentica una dose orale, assumerla appena possibile, a meno che non sia quasi ora della dose successiva. Non raddoppiare la dose.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi gravi di sovradosaggio. In caso di sospetto eccesso, monitorare sintomi e provvedere a terapia sintomatica. Non esiste antidoto specifico.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non congelare la formulazione iniettabile.

Avvertenza

Kytril è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare senza il parere del medico. Le informazioni qui riportate hanno scopo informativo e non sostituiscono il consiglio dello specialista.

Recensioni

Kytril è riconosciuto a livello clinico come farmaco efficace e ben tollerato, con un’ampia letteratura a supporto. Viene spesso preferito per la sua rapidità d’azione e la comodità posologica. I pazienti riferiscono generalmente un miglior controllo del sintomo nausea-vomito rispetto ad antiemetici di prima generazione.