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Sinonimi | |||
Keppra: Controllo Efficace delle Crisi Epilettiche
Keppra (levetiracetam) è un farmaco antiepilettico di ultima generazione, appartenente alla classe dei nootropi, approvato per il trattamento delle crisi epilettiche parziali con o senza generalizzazione secondaria, delle crisi miocloniche nell’epilessia mioclonica giovanile e delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie nell’epilessia generalizzata idiopatica. La sua azione si esplica attraverso un meccanismo d’azione unico, legandosi alla proteina SV2A (Synaptic Vesicle Protein 2A) a livello delle vescicole sinaptiche, modulando così il rilascio di neurotrasmettitori e stabilizzando l’eccitabilità neuronale. Grazie al suo profilo farmacocinetico favorevole, con biodisponibilità orale elevata e lineare, assenza di interazioni enzimatiche significative e eliminazione prevalentemente renale, Keppra rappresenta una scelta terapeutica versatile e prevedibile nella gestione a lungo termine dell’epilessia. Il suo utilizzo è supportato da un’ampia evidenza clinica che ne conferma l’efficacia e la tollerabilità sia in monoterapia che in terapia aggiuntiva.
Features
- Principio attivo: levetiracetam
- Formulazioni disponibili: compresse rivestite (250 mg, 500 mg, 750 mg, 1000 mg), compresse orodispersibili (250 mg, 500 mg, 750 mg, 1000 mg), soluzione orale (100 mg/mL), soluzione iniettabile per somministrazione endovenosa (100 mg/mL)
- Meccanismo d’azione: legame selettivo alla proteina SV2A delle vescicole sinaptiche
- Emivita: 6-8 ore (7-9 ore negli anziani)
- Biodisponibilità orale: >95%
- Legame proteico: <10%
- Metabolismo: minimo (idrolisi enzimatica non CYP-dipendente)
- Eliminazione: renale (66% immodificato, 24% come metabolita inattivo)
- Indicazioni: crisi epilettiche parziali, miocloniche, tonico-cloniche generalizzate
Benefits
- Elevata efficacia nel ridurre la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche
- Rapido raggiungimento dello steady state (2 giorni con dosaggio due volte al giorno)
- Profilo di interazioni farmacologiche favorevole grazie al metabolismo non CYP-dipendente
- Possibilità di somministrazione flessibile (orale, orodispersibile, endovenosa)
- Titolazione posologica semplice e prevedibile
- Documentata efficacia in diverse popolazioni (adulti, bambini, anziani)
Common use
Keppra trova impiego primario nel trattamento dell’epilessia focale e generalizzata. Nell’epilessia focale, è indicato per le crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria in adulti e bambini a partire dai 4 anni di età. Nell’ambito delle epilessie generalizzate, è approvato per il trattamento delle crisi miocloniche nell’epilessia mioclonica giovanile (a partire dai 12 anni) e delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie nell’epilessia generalizzata idiopatica (adulti e adolescenti dai 12 anni). Il farmaco viene comunemente utilizzato sia come terapia aggiuntiva che in monoterapia, dimostrando particolare utilità nei pazienti con comorbilità per l’assenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri farmaci. La sua versatilità posologica lo rende adatto a regimi terapeutici personalizzati.
Dosage and direction
Il dosaggio di Keppra deve essere individualizzato in base al tipo di epilessia, all’età del paziente e alla funzionalità renale. Negli adulti e adolescenti dai 16 anni in su, il dosaggio iniziale raccomandato è di 500 mg due volte al giorno, aumentabile di 500 mg due volte al giorno ogni 2-4 settimane fino al raggiungimento della dose efficace massima tollerata (di solito 1500-3000 mg/die). Nei bambini dai 4 ai 15 anni, la dose iniziale è di 10 mg/kg due volte al giorno, aumentabile fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Nei pazienti con insufficienza renale, è necessario un aggiustamento posologico in base alla clearance della creatinina: per ClCr 50-80 mL/min: 500-1000 mg due volte al giorno; ClCr 30-50 mL/min: 250-750 mg due volte al giorno; ClCr <30 mL/min: 250-500 mg due volte al giorno. La somministrazione avviene per via orale, con o senza cibo, deglutendo le compresse intere con acqua o posizionando le compresse orodispersibili sulla lingua. La formulazione endovenosa è bioequivalente a quella orale e può essere somministrata per infusione endovenosa lenta (15 minuti).
Precautions
Prima di iniziare il trattamento con Keppra, è essenziale valutare la funzionalità renale e considerare un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale. Nei pazienti anziani, può essere necessaria una riduzione della dose a causa del fisiologico declino della funzionalità renale. È importante monitorare attentamente lo stato neuropsichiatrico del paziente, poiché possono manifestarsi sintomi psichiatrici come irritabilità, aggressività, depressione e ideazione suicidaria. Si raccomanda cautela nei pazienti con storia di disturbi psichiatrici. L’interruzione del trattamento deve avvenire gradualmente per minimizzare il rischio di crisi di rebound. Durante la gravidanza, utilizzare solo se chiaramente necessario e sotto stretto monitoraggio. I pazienti devono essere avvisati della possibile comparsa di sonnolenza, vertigini e astenia, che possono compromettere la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari.
Contraindications
Keppra è controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata al principio attivo levetiracetam o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non esistono altre controindicazioni assolute, ma il farmaco deve essere utilizzato con particolare cautela nei pazienti con grave insufficienza renale (ClCr <30 mL/min) senza adeguato aggiustamento posologico. L’uso in gravidanza è controindicato se non strettamente necessario e sotto attenta valutazione rischio-beneficio. Non sono state stabilite sicurezza ed efficacia nei bambini di età inferiore ai 4 anni per le crisi parziali e inferiore ai 12 anni per le crisi miocloniche e tonico-cloniche generalizzate.
Possible side effect
Gli effetti indesiderati più comunemente riportati (≥10%) includono sonnolenza, astenia, cefalea e infezioni delle vie respiratorie superiori. Effetti di frequenza comune (1-10%) comprendono: vertigini, nausea, vomito, irritabilità, aggressività, ansia, instabilità emotiva, depressione, insonnia, coordinazione anormale, diplopia, visione offuscata, rash cutaneo, perdita di appetito. Reazioni avverse rare (<1%) ma clinicamente significative includono: pancitopenia, neutropenia, psicosi, allucinazioni, ideazione suicidaria, reazioni di ipersensibilità gravi (angioedema, anafilassi), enzimi epatici aumentati, pancreatite. È stato segnalato un aumento del rischio di anomalie congenite quando utilizzato in gravidanza. La maggior parte degli effetti avversi è di lieve o moderata entità e tende a ridursi con il proseguimento della terapia.
Drug interaction
Keppra presenta un profilo di interazioni farmacologiche favorevole grazie al suo metabolismo minimo e non mediato dal sistema del citocromo P450. Non induce né inibisce significativamente gli enzimi CYP450, riducendo il rischio di interazioni con farmaci metabolizzati da questi pathway. Tuttavia, sono state osservate alcune interazioni clinicamente rilevanti: la probenecid riduce l’eliminazione renale del metabolita principale (ucb L057), aumentandone l’esposizione di circa 2,5 volte. L’associazione con altri farmaci depressori del SNC (alcool, benzodiazepine, barbiturici) può potenziare gli effetti sedativi. Non sono state osservate interazioni significative con warfarin, digossina, contraccettivi orali o antiepilettici classici (fenitoina, carbamazepina, acido valproico). Tuttavia, in terapia combinata, alcuni AED possono modestamente ridurre le concentrazioni di levetiracetam.
Missed dose
In caso di dimenticanza di una dose, assumere Keppra non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. L’omissione occasionale di una dose generalmente non compromette il controllo delle crisi, ma omissioni frequenti possono aumentare il rischio di recidive. Si raccomanda di mantenere un intervallo il più possibile regolare tra le dosi (circa 12 ore per la somministrazione bis in die) per garantire concentrazioni plasmatiche stabili. I pazienti dovrebbero essere educati sull’importanza dell’aderenza terapeutica e istruiti su come gestire le eventuali dimenticanze.
Overdose
In caso di sovradosaggio di Keppra, i sintomi riportati includono sonnolenza, agitazione, aggressività, depressione della coscienza, depressione respiratoria e coma. Le dosi fino a 6000 mg/die sono state somministrate volontariamente senza effetti gravi, ma dosi superiori possono essere pericolose. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio delle funzioni vitali. L’emodialisi è efficace nell’eliminare il levetiracetam (clearance dialitica circa 130 mL/min) e dovrebbe essere considerata in caso di sovradosaggio grave. In caso di ingestione recente, può essere valutata la somministrazione di carbone attivo, sebbene l’assorbimento rapido del farmaco ne limiti l’utilità pratica.
Storage
Conservare Keppra a temperatura non superiore a 25°C, in contenitori ben chiusi, al riparo dall’umidità e dalla luce diretta. Le compresse orodispersibili devono essere conservate nella confezione originale fino al momento dell’uso. La soluzione orale può essere conservata fino a 3 mesi dopo l’apertura del flacone a temperatura ambiente. La formulazione endovenosa deve essere conservata a 2-8°C e utilizzata entro 24 ore dalla preparazione della soluzione per infusione. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questa scheda hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico professionale. Keppra è un farmaco soggetto a prescrizione medica e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo di un medico specialista. Il dosaggio e la durata del trattamento devono essere stabiliti individualmente dal medico curante in base alle caratteristiche del paziente e alla risposta terapeutica. Il paziente non deve modificare autonomamente la posologia o interrompere il trattamento senza consultare il medico. La casa farmaceutica e gli autori declinano ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni qui contenute.
Reviews
Gli studi clinici e l’esperienza post-marketing confermano l’efficacia di Keppra nel controllo delle crisi epilettiche, con una percentuale di responder (riduzione ≥50% della frequenza delle crisi) del 30-40% nei pazienti con epilessia focale refrattaria. La tollerabilità generale è buona, sebbene gli effetti neuropsichiatrici rappresentino la principale limitazione in alcuni pazienti. I neurologi apprezzano particolarmente la prevedibilità farmacocinetica, l’assenza di interazioni e la rapidità di titolazione. I pazienti riferiscono soddisfazione per la comodità posologica e la riduzione degli effetti sedativi rispetto ad altri antiepilettici. Tuttavia, alcuni studi segnalano una minore efficacia nelle epilessie generalizzate rispetto a quelle focali. L’esperienza a lungo termine (oltre 20 anni) supporta il mantenimento dell’efficacia senza sviluppo di tolleranza significativa.
