Femara

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Sinonimi

Femara: Terapia Ormonale Avanzata per il Carcinoma Mammario

Femara (letrozolo) rappresenta un caposaldo nel trattamento del carcinoma mammario ormono-sensibile in donne in post-menopausa. Questo inibitore dell’aromatasi di terza generazione agisce sopprimendo selettivamente la conversione degli androgeni in estrogeni, riducendo così i livelli di estrogeni circolanti che alimentano la crescita tumorale. La sua efficacia è dimostrata da studi clinici estesi che ne confermano il ruolo sia in setting adiuvante che metastatico. Il profilo farmacologico ottimizzato garantisce una soppressione estrogenica superiore al 99%, offrendo un approccio terapeutico mirato e scientificamente validato.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Letrozolo 2,5 mg
  • Classe terapeutica: Inibitore non steroideo dell’aromatasi
  • Formulazione: Compresse rivestite per somministrazione orale
  • Meccanismo d’azione: Inibizione competitiva dell’enzima aromatasi citocromo P450
  • Biodisponibilità: 99,9% dopo somministrazione orale
  • Emivita di eliminazione: Circa 2 giorni
  • Metabolismo: Epatico tramite CYP2A6 e CYP3A4
  • Escrezione: Primariamente renale (90%) come metaboliti inattivi

Benefici Terapeutici

  • Riduzione significativa del rischio di recidiva nel carcinoma mammario ormono-dipendente in fase precoce
  • Miglioramento della sopravvivenza libera da progressione in setting metastatico
  • Profilo di efficacia superiore rispetto al tamoxifene in sottogruppi selezionati
  • Soppressione estrogenica più completa rispetto agli inibitori di prima generazione
  • Gestione ottimizzata degli effetti collaterali rispetto alle terapie endocrine tradizionali
  • Compatibilità con diverse strategie di trattamento sequenziale

Indicazioni d’Uso Principali

Femara è indicato per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali in donne in post-menopausa, preferibilmente dopo 2-3 anni di terapia con tamoxifene. Nel setting metastatico, è approvato come terapia di prima linea per il carcinoma mammario ormono-sensibile. Trova inoltre applicazione nella terapia di induzione ovulatoria in pazienti con infertilità anovulatoria, sebbene questa indicazione richieda monitoraggio specialistico.

Posologia e Somministrazione

La dose standard è di 2,5 mg per via orale una volta al giorno, da assumersi preferibilmente alla stessa ora. La somministrazione può avvenire indipendentemente dai pasti. Nel contesto adiuvante, la durata del trattamento è generalmente di 5 anni, mentre in setting metastatico la terapia prosegue fino a progressione di malattia o tossicità inaccettabile. Nei protocolli di fertilità, la posologia segue schemi specifici (2,5-7,5 mg/die per 5 giorni) sotto stretto controllo ecografico.

Precauzioni d’Uso

Monitorare periodicamente la densità minerale ossea per il rischio di osteoporosi indotta. Valutare regolarmente il profilo lipidico per possibili alterazioni. Eseguire controlli epatici periodici in pazienti con preesistenti compromissioni epatiche. Considerare supplementazione di calcio e vitamina D in pazienti a rischio osteopenico. Monitorare la funzionalità tiroidea in caso di terapia concomitante con levotiroxina.

Controindicazioni

Ipersensibilità accertata al letrozolo o eccipienti. Donne in pre-menopausa senza soppressione ovarica adeguata. Gravidanza e allattamento. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C). Osteoporosi severa non controllata. Storia di trombosi venose in atto sotto terapia estrogenica.

Effetti Collaterali

  • Comuni (>10%): Vampate di calore, artralgie, astenia, ipercolesterolemia
  • Meno comuni (1-10%): Osteoporosi, sudorazione notturna, nausea, cefalea
  • Rari (<1%): Depressione, trombocitopenia, aumento delle transaminasi
  • Molto rari: Reazioni cutanee severe, sindrome di Stevens-Johnson

Interazioni Farmacologiche

Estrogeni concomitanti possono ridurre l’efficacia terapeutica. Farmaci induttori del CYP3A4 (rifampicina, fenitoina) possono diminuire le concentrazioni plasmatiche. Inibitori del CYP2A6 possono aumentare l’esposizione al letrozolo. Possibile interazione con warfarin (monitorare INR). Cautela con farmaci a metabolismo CYP2A6-dipendente.

Dose Dimenticata

Se la dose viene dimenticata, assumere non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere il normale intervallo posologico. Non sono stati segnalati effetti significativi da singole omissioni dose-dipendenti.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto. In caso di ingestione accidentale di dosi multiple, monitorare i parametri vitali e istituire terapia sintomatica. Considerare lavaggio gastrico se l’ingestione è recente. Non esiste antidoto specifico; l’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30°C in contenitore originale ben chiuso. Proteggere dall’umidità e dalla luce diretta. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Questo farmaco richiede prescrizione medica e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo specialistico. Le informazioni fornite non sostituiscono il parere del medico curante. La decisione terapeutica deve basarsi su valutazione individuale del rapporto beneficio/rischio.

Esperienze Cliniche

Studi randomizzati di fase III (BIG 1-98, MA-17) dimostrano riduzione del rischio di recidiva del 27% rispetto al tamoxifene. L’analisi dei sottogruppi evidenzia beneficio particolare in pazienti con alto rischio di recidiva. I dati di real-world evidence confermano il profilo di sicurezza osservato negli studi registrativi, con gestione degli effetti collaterali generalmente ben tollerata attraverso interventi di supporto appropriati.